Home Calabria Centro massaggi cinese, pratica nuovamente bocciata: contrasto tra politica e capisettore

Centro massaggi cinese, pratica nuovamente bocciata: contrasto tra politica e capisettore

Lo sportello Suap del Comune di Paola, alla luce del sopralluogo della Polizia municipale e della richiesta di apertura, respinta e poi nuovamente presentata dagli interessati, ha bollato la pratica come “irricevibile”

1329
0
La sede comunale di Paola

PAOLA (Cs) – Bocciata per la seconda volta la pratica per l’apertura di un centro massaggi orientale a Paola: si acuisce lo scontro tra politica e capisettore.

“Pratica irricevibile”, ancora una volta. Lo sportello Suap del Comune di Paola (caposettore Fabio Iaccino), alla luce del sopralluogo della Polizia municipale e della richiesta di segnalazione certificata di agibilità, respinta e poi nuovamente presentata dagli interessati, ha bollato la pratica come “irricevibile”.

Del centro massaggi ne avevamo parlato nei giorni scorsi per questioni di rilevante interesse pubblico ed anche per la contrapposizione venutasi a determinare all’interno della maggioranza del sindaco Giovanni Politano (https://www.calabriainchieste.it/2024/06/15/il-centro-massaggi-hot-sponsorizzato-su-trovagnocca-spacca-la-maggioranza/), nel corso della quale erano volate accuse di presunti “interessi privati” e si era scatenata la caccia alla talpa che aveva “passato le carte – era questa l’accusa – a Calabria Inchieste”.

In tale contesto, tra l’altro, i titolari del centro massaggi intervenivano, in replica, sul nostro giornale per sottolineare alcuni aspetti curiosi della notizia (https://www.calabriainchieste.it/2024/06/18/centro-massaggi-orientale-di-paola-da-noi-solo-massaggi-olistici-annuncio-piccante-rimosso/), ma il problema principale, ossia l’autorizzazione all’apertura, oggi resta. E ciò acuirà certamente i contrasti sorti tra politica e capisettore.

I richiedenti, intanto, dopo essersi visti bocciare due richieste che, secondo il Suap, sarebbero identiche, potranno ricorrere al Tar o al Presidente della Repubblica.