L'ospedale di Cetraro

CETRARO (Cs) – Brutale aggressione ad un medico in servizio nel pronto soccorso dell’ospedale di Cetraro.  Il medico è stato aggredito intorno alle 14,30 di oggi da un uomo di circa 40 anni che gli sferrato un pugno in pieno viso, talmente forte da procurargli la frattura del setto nasale. E dopo averlo scaraventato a terra ha continuato a colpirlo con forza al volto e alla testa procurandogli altre fratture ed ematomi vari.

Inutili i tentativi dei colleghi presenti per cercare di strappare il collega dalla furia  dell’uomo, molto probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Ci sono riusciti, invece i carabinieri, arrivati sul posto dopo essere stati chiamati dai sanitari, hanno beccato l’uomo, che pare sia un tossicodipendente, in flagranza.

In pronto soccorso, secondo quanto si è appreso, c’erano i genitori del quarantenne che erano ricorsi alle cure dei sanitari perché la madre si era sentita male dopo l’ennesima furiosa lite, avvenuta poco prima in casa con il figlio.

L’uomo, arrivato anche lui in pronto soccorso, incurante di quanto stava accadendo, avrebbe continuato la lite, urlando e sbraitando contro i genitori. Uno dei medici del reparto si è avvicinato al quarantenne per cercare di calmarlo, dicendogli di accomodarsi fuori, ma senza esito.

A quel punto il medico lo avrebbe preso per un braccio e nel tentativo di metterlo alla porta ma è stato colpito da un violento pugno in faccia che gli spaccato il setto nasale.  Il medico ha cercato di difendersi dall’aggressore che, dopo averlo buttato a terra, ha continuato a riempirlo di pugni.

Il medico, salvato dal provvidenziale arrivo dei carabinieri, è stato medicato dai colleghi. Per lui una prognosi di 40 giorni. L’uomo è stato portato via di forza dai carabinieri.

fiorellasquillaro@calabriainchieste

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