L'ospedale di Cetraro

CETRARO (Cs) – In merito all’ultima aggressione avvenuta nel primo pomeriggio di oggi (https://www.calabriainchieste.it/2024/06/29/brutale-aggressione-al-medico-di-pronto-soccorso-di-cetraro-rottura-del-setto-nasale/), ad un medico che opera nel pronto soccorso di Cetraro, interviene con una durissima ota stampa la Confial Sanità provinciale e territoriale.

Il sindacato chiede con forza all’Asp di Cosenza, l’immediata attivazione del servizio di vigilanza armata h/24, l’incremento del personale e l’attivazione della videosorveglianza.

«Per l’ennesima volta ci vediamo costretti a denunciare pubblicamente un’aggressione aidanni del personale che opera nel Pronto soccorso di Cetraro – commenta il sindacato – Il medico avrebbe riportato la frattura del setto nasale.

Siamo stufi di denunciare fatti così gravi ai danni di persone che operano, con sacrifici e dedizione, per soccorrere persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria.

Personale che opera in condizioni di precarietà assoluta – sottolinea Confial sanità provinciale e territoriale – in quanto costretti per perpetua carenza organica.

Le aggressioni nei confronti del personale sanitario ed in particolare quelli dei Pronto soccorso non si contano più e non ci consola, purtroppo, che oramai è un fenomeno diffuso in tutta Italia. Nel nostro territorio, nei Pronto Soccorso di Cetraro e Paola, ultimamente gli episodi di aggressione verbale e fisica al personale sono aumentati in modo preoccupante».

«E’ giunto il momento che si pensi alla loro tutela e si crenino le condizioni per fare operare il personale nella totale tranquillità – incalza il sindacato – Chiediamo all‘Azienda sanitaria provinciale di intervenire immediatamente con il rafforzamento della sorveglianza attraverso Istituti di vigilanza per 24/h, per tutto il periodo dell’anno, di incrementare l’installazione della videosorveglianza nei Pronto soccorso.

E soprattutto – conclude il sindacato – chiediamo il potenziamento del personale, attualmente costretto a turni massacranti».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

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