SAN PIETRO IN AMANTEA (Cs) – “Un progetto che consentirà al comune di San Pietro in Amantea di diventare rafforzare il proprio ruolo nel settore dei servizi sociali”.

Il sindaco Gioacchino Lorelli non ha dubbi. L’accordo sottoscritto con l’associazione “Ra.Gi.” non solo consentirà il recupero dell’immobile un tempo destinato a scuola e a residenza per anziani, ma anche di assistere le fasce più deboli e bisognose della collettività.

Il Comune di San Pietro in Amantea, grazie ad un protocollo curato dal segretario Fedele Vena, ha concesso l’edificio in questione all’associazione, con l’idea di replicare quanto di buono è stato fatto in precedenti esperienze, come la “Casa Paese” di Cicala in provincia di Catanzaro.

«Il lavoro quotidiano e costante – afferma il primo cittadino di San Pietro – ha consentito all’associazione di creare una casa per fornire supporto e aiuto alle persone afflitte da problemi di demenza. Si tratta di un progetto che si è sviluppato negli anni, generando un modello operativo d’eccellenza. L’esecutivo che mi onoro di guidare, si è sempre mostrato sensibile verso queste tematiche, aprendo e coltivando interlocuzioni con tutti gli enti preposti. Oggi ci apprestiamo a raccogliere i frutti di tale agire. L’immobile ampio e in parte già pronto all’uso, si trova tra il comune e la chiesa della Madonna delle Grazie e con alcuni interventi sarà reso disponibile per aiutare e supportare pazienti e famiglie».

L’associazione “Ra.Gi.” nasce a Catanzaro nel 2002 ed opera nel settore socio-sanitario con l’obiettivo di tutelare e promuovere la salute psico-fisica individuale e collettiva dando seguito a servizi qualificati che puntano alla prevenzione, l’educazione, la terapia e la cura.

«Nel 2007 – spiega la presidente dell’associazione Elena Sodano – grazie all’approvazione del progetto “Soli Mai Piu” da parte del Ministero dell’Interno, abbiamo dato vita in Calabria al primo e unico Centro diurno per la cura delle malattie neurodegenerative, lo Spazio Al.Pa.De. (Alzheimer, Parkinson e Demenze), spostando l’accento della cura da un aspetto prettamente assistenziale a una visione più esistenziale della malattia. Da li in avanti è stato un susseguirsi di attività ed esperienze. San Pietro in Amantea è un nuovo avvio che diventerà presto d’esempio».