PAOLA (Cs) – Ancora scosse telluriche all’interno della maggioranza del sindaco Giovanni Politano, dove, questa volta, è la segretaria comunale a finire (ancora una volta) nel mirino dei “falchi” dell’amministrazione e del consiglio comunale.
Le contestazioni rivolte alla dirigente nel corso di in un vertice politico di un gruppo interno alla maggioranza, riguarderebbero il tema della “amministrazione trasparente”, «orfana – è stato fatto notare a Calabria Inchieste – della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione di assenza di incompatibilità e conflitto di interessi, ma anche della situazione patrimoniale dell’assessore Pasqualino Filella.
«Si tratta di dati obbligatori – è stato fatto sapere – per la trasparenza, di cui la segretaria è garante».
«La segreteria del Comune di Paola, in qualità di responsabile dell’anticorruzione – è stato chiesto durante il confronto politico – ha verificato l’insussistenza di cause di incompatibilità?»
Ma andiamo ai dati pubblici resi noti e oggetto di contestazione.
L’assessore comunale, in rotta con parte della maggioranza e con i capisettore, ricopre l’incarico (mediante chiamata diretta, giusto contratto individuale di lavoro subordinato a tempo indeterminato) di dirigente del Corap e di assessore di comune superiore a 15mila abitanti.
«L’Art. 12 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190. (13G00081), in tema di “Incompatibilità tra incarichi dirigenziali interni e esterni e cariche di componenti degli organi di indirizzo nelle amministrazioni statali, regionali e locali” stabilisce che “…
- Gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili: b) con la carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione della medesima regione”».
Dunque, questo è l’argomento oggetto di contestazione.
Trattasi, chiaramente, di versione di parte, anche se documentata e riscontrata.
Avranno ragione i falchi della maggioranza? Lo scopriremo presto.
Non è dato capire, tuttavia, se tali novità erano note anche prima all’interno della maggioranza (Filella è assessore da più tempo) e sono state rispolverate oggi per via della contrapposizione tra gruppi o, al contrario, sono emerse solo ora a seguito di recenti verifiche di parte.
Pertanto, ove mai qualcuno volesse intervenire sull’argomento di rilevante interesse pubblico, in contraddittorio, ciò non può che fare piacere: info@calabriainchieste.it
In maggioranza, dunque, sta tenendo banco anche questa polemica politica di rilevante interesse pubblico, attendiamo sviluppi.