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Sanitari aggrediti a Cetraro, Asp di Cosenza pronta a costituirsi parte civile

I direttori Martino Rizzo e Riccardo Borselli: «E’ inammissibile che queste situazioni si ripetino, rendendo difficile qualsiasi intervento volto a rispondere alle istanze dei cittadini»

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Una corsia di ospedale

COSENZA – «Ancora un episodio di violenza, gratuito ed ingiustificabile. E’ accaduto sabato scorso nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cetraro, nonostante il rafforzamento delle misure di vigilanza. Ci costituiremo parte civile». (https://www.calabriainchieste.it/2024/06/29/brutale-aggressione-al-medico-di-pronto-soccorso-di-cetraro-rottura-del-setto-nasale/).
Così il direttore generale dell’Asp Cosentina, Antonio Graziano.

«Protagonisti del fatto, due parenti di una degente. I due, per futili motivi – prosegue il racconto ufficiale dell’Asp – hanno litigato violentemente. La scena ha attirato l’attenzione del personale sanitario che si trovava in servizio in quel momento. Gli stessi si sono tempestivamente adoperati per dividere i due contendenti ma, la foga dei due ha finito con il coinvolgere anche gli incolpevoli sanitari che loro malgrado si sono trovati coinvolti nella disputa, subendo pesanti conseguenze».

Il Direttore Sanitario e il Direzione del Dipartimento Emergenza Urgenza, esprimono piena solidarietà agli operatori sanitari coinvolti, i quali nel frattempo, stigmatizzano il clima di intimidazione al quale è sottoposto il personale impegnato nelle attività quotidiane.

«E’ inammissibile – dichiarano il Dott. Martino Rizzo ed il Dott. Riccardo Borselli – che queste situazioni si ripetino, rendendo difficile qualsiasi intervento volto a rispondere alle istanze dei cittadini».

«Attività, questa, che richiede concentrazione, serenità e condizioni ottimali. In merito poi all’accaduto, i due Direttori invitano i sanitari – loro malgrado protagonisti dell’assurdo episodio-, a formalizzare apposita denuncia dichiarando sin d’ora che l’Azienda si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento che sarà avviato dall’Autorità Giudiziaria competente».

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