Una via del centro

SAN LUCIDO (Cs) – Caos totale e disorganizzazione amministrativa nell’ambito dell’evento Test drive slalom, organizzato a San Lucido, hanno sollevato le ire dell’opposizione, con il gruppo consiliare Avanti San Lucido, composto da Roberta Provenzano e Dorina Ambrosi che “bastona” l’assessore al ramo, Cristian Marchese.

«Quando parliamo di approssimazione amministrativa non è un caso.

L’intervento dell’assessore Marchese, che ha provato in qualche modo a difendere la scelta della sua maggioranza di ospitare l’evento “Test drive“, è la cartina tornasole del metodo sommario (ormai consolidato!) adottato da questa maggioranza per gestire la Cosa Pubblica.

Non sappiamo cosa possa essere più grave: l’aver organizzato l’evento, oppure aver dato le autorizzazioni – quindi averlo avallato – senza avere la benché minima cognizione di ciò che si sarebbe verificato.

Quando parliamo di superficialità e gravi responsabilità non lo facciamo a caso. Mai!
Bene avrebbe fatto l’assessore (a cui riconosciamo, quantomeno, il merito di averci messo la faccia, nonostante il silenzio assordante che lo circonda!) a “calibrare” la risposta da dare. Ancora una volta la pezza è peggio del buco! Ci risiamo.

Parliamo di responsabilità. Chi ha dato le autorizzazioni?
Chi ha posto centinaia di cittadini in un stato di “sequestro” di fatto?
Quali misure di sicurezza sono state prese? E per cosa?

Quali sono state le ricadute positive per il territorio e per i Salucidani?
Parliamo di questo, caro assessore. Prima, però, mettiamo in chiaro una cosa:
il tempo dell’improvvisazione è finito!

Così come è finito il tempo di gettare fumo negli occhi dei Sanlucidani.
Ma vogliamo essere propositive e clementi con l’assessore Marchese. Ne comprendiamo tutte le difficoltà, è stato chiamato a metterci la faccia – dopo l’ennesimo flop collezionato dall’amministrazione a vocazione internazionale – in rappresentanza di una maggioranza silente, inefficace e subalterna alla volontà del primo cittadino.

Ed è per questo che per il futuro gli chiediamo maggiore attenzione nelle scelte amministrative e di indirizzo politico.

Ed ancora, invece di scagliarsi contro la minoranza, che ha quale naturale prerogativa quella del controllo sull’operato amministrativo, gli consigliamo di percorrere la strada del silenzio, se queste sono le risposte alle legittime (e fondate!) censure mosse.

Del resto, cosa volete che vi diciamo che non sia già fatto noto in paese (o se preferite in città!), dobbiamo ripetere ciò che è trito e ritrito?

Bene: San Lucido è un paese che si regge esclusivamente sull’iniziativa dei privati, commercianti e liberi cittadini, ed è grazie al loro sforzo quotidiano che si può parlare di stagione estiva.

In tale contesto, quale iniziativa politica della maggioranza? Tanto per la manifestazione del tonno, quanto per l’organizzazione laica della festa di San Giovanni, si è optato per la “valorizzazione” di associazioni e servizi provenienti dai paesi limitrofi. Cioè, oltre il danno la beffa!

A proposito di “Test drive”, è particolarmente interessante lo slalom che turisti e residenti sono costretti a compiere tra le macerie del lungomare (ad eccezione di qualche muro e muretto tirato a lucido per l’occasione!). Vero assessore?
Il tempo delle qualifiche (per usare una metafora a voi tanto cara!) è abbondantemente scaduto.

È palese la difficoltà a schiodarsi dall’ultima posizione in classifica. Ma se non gradite essere messi difronte all’evidenza, la prossima volta evitiamo di dirlo».

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