CATANZARO – Il deputato di Forza Italia Giovanni Arruzzolo, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Calabria Michele Comito e la presidente della terza commissione del Consiglio Regionale, Pasqualina Straface, intervengono con distinte note stampa per complimentarsi con il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, sulla sua riconferma a presidente della commissione Intermediterranea (https://www.calabriainchieste.it/2024/07/03/governatore-calabria-rieletto-presidente-della-commissione-intermediterranea/#google_vignette)

Arruzzolo (FI): rielezione Occhiuto alla CIM traguardo importante

«La rielezione di Roberto Occhiuto alla guida della Commissione Intermediterranea è un traguardo molto importante, che certifica valore, prestigio e credibilità raggiunti dalla Calabria grazie all’azione del presidente della Regione.

Per la seconda volta di seguito, infatti, la nostra Calabria guiderà processi, decisioni e indirizzi all’interno di un organismo internazionale di cui fanno parte 38 regioni non solo dell’Ue ma dell’intero bacino mediterraneo, rappresentando interessi condivisi e promuovendo uno sviluppo complessivo di un’area strategica sul piano economico e densa di opportunità fondamentali per la Calabria».

Lo afferma in una nota Giovanni Arruzzolo, deputato di Forza Italia.

Comito (FI): auguri a Occhiuto, sua rielezione alla CIM opportunità per Calabria

«A nome mio e del gruppo di Forza Italia al Consiglio regionale formulo i migliori auguri a Roberto Occhiuto, rieletto oggi presidente della Commissione Intermediterranea.
La sua conferma alla guida di questo organismo strategico all’interno delle relazioni tra l’Europa e le regioni del Mediterraneo, non solo è motivo di soddisfazione per la Calabria ma rappresenta un’ulteriore opportunità per la crescita della nostra regione e ne rafforza la credibilità internazionale. Buon lavoro presidente».

Lo afferma in una nota Michele Comito, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Calabria.

Straface (Fdi): con Occhiuto alla guida della commissione intermediterranea cresce reputazione Calabria

«Rappresenta un sicuro momento di soddisfazione e di crescita per la reputazione della Calabria e per le sue istituzioni la riconferma del nostro Presidente Occhiuto alla guida della Commissione Intermediterranea (Cim), di cui fanno parte 38 regioni di 8 Stati membri dell’Unione europea e di altri Paesi, tra cui Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna.

È quanto dichiara Pasqualina Straface, presidente della terza commissione del Consiglio Regionale, complimentandosi col Presidente della Giunta Regionale per questa conferma che segue alla prima elezione all’assemblea generale della CIM a Villa San Giovanni l’anno scorso.

«Siamo certi che l’autorevolezza e la competenza già dimostrate da Occhiuto sui temi, sulle emergenze e sulle prospettive comuni alle regioni mediterranee, in un nuovo scenario geopolitico nel quale la Calabria vuole essere attore attore co-protagonista, si confermeranno valore aggiunto per questa rete prestigiosa, impegnata a favorire lo sviluppo del dialogo euro-mediterraneo e la cooperazione territoriale sui temi di trasporti, politica marittima integrata, coesione economica e sociale, acqua ed energia.

È un altro risultato – aggiunge – che certifica la riconoscibilità, la stima e l’apprezzamento verso il nostro Presidente e verso la Regione Calabria in seno a quest’organismo internazionale costituito in Andalusia negli anni ’90; ma è anche un traguardo che ci restituisce, insieme all’orgoglio per l’importanza del riconoscimento non scontato, anche l’impegno a contribuire come calabresi con analisi, contenuti e soluzioni sulle principali questioni all’ordine del giorno: dalla difesa degli interessi
comuni di questi territori nelle principali politiche dell’Ue all’integrazione del ruolo delle autorità regionali nel concetto euro-mediterraneo; dalla realizzazione di progetti strategici pilota su tematiche chiave e di forte impatto territoriale alle sfide del cambiamento climatico, dalla perdita di biodiversità alla desertificazione e fino alla fuga dei cervelli su cui lo stesso Occhiuto è giustamente intervenuto, ribadendo la necessità di una risposta sempre più forte e unitaria».