SAN LUCIDO (Cs) – «La necessità di salvaguardare le tradizioni popolari locali, tra cui quelle culinarie, supera gli schieramenti politici esistenti ed anzi dovrebbe essere un terreno di condivisione.
Mentre la maggioranza guidata da De Tommaso e gestita questa volta dall’allineata assessore Floriana Chiappetta propone la “pitta china”, sconosciuta ai più, noi rilanciamo i locali fraguni con un’apericena di mezza estate».
E’ quanto sostiene l’ex sindaco Antonio Staffa, già consigliere comunale di San Lucido, che è tra gli organizzatori dell’evento che si terrà il 14 luglio “Apericena di mezza estate: calici e fraguni”
«Probabilmente – aggiunge il politiico – all’orecchio forestiero questa parola “fraguni” è sembrata dura e poco confacente alla “città internazionale” ma ai sanlucidani rievoca affetti familiari e profumi dell’infanzia.
Non a caso il verbo latino fragrare significa mandare buon odore, proprio quello che in occasione della santa Pasqua emana la nostra focaccia salata. Pasta di pane o farina e strutto, formaggio, uova e soppressata piccante sono gli ingredienti indispensabili per preparare gli sfiziosissimi fraguni.
Una parola che probabilmente deriva dal latino “flado” che significa sformato, focaccia di forma circolare, come il flan francese.
Tipici del lametino, sono arrivati nella provincia di Cosenza a San Lucido come unicum nella nostra zona di origine normanna; simili ai greci lichnarakia (lampada o luce) ricordano nella versione più piccola le antiche lampade o lucerne di età greca e romana.
Sarebbe interessante studiare questo, no importare altre improbabili ricette. In ogni modo in mezzo ai tanti problemi che ha la nostra San Lucido godiamoci l’estate con un ‘apericena… gustando i nostri amati fraguni».