CETRARO (Cs) – «Ospedali al collasso e dimenticati da tutti». La Confial provinciale e territoriale riaccende l’attenzione sui gravi problemi che affliggono la sanità.
«La campagna elettorale è finita – si legge in una nota della Confial provincia e territoriale – e purtroppo si ritorna alla normalità, alla squallida normalità. Nessuno parla più dei problemi della sanità, dell’abolizione delle liste di attesa, di cui tanto si è parlato, dell’ organico striminzito negli ospedali, delle guardie mediche soppresse etc. etc.
Gli ospedali oramai sono al collasso. Grida di allarme giungono da quasi tutti i presidi ospedalieri della nostra Regione e la nostra Azienda sanitaria provinciale non fa eccezione.
Ultimo, in ordine di tempo è l’ospedale di Castrovillari dove la direzione del reparto di Medicina, ha annunciato che dimezzerà i posti letto se non vengono integrati gli infermieri e gli oo.ss mancanti, senza i quali è impossibile garantire i turni di servizio».
Per quanto riguarda l’ospedale di Cetraro le condizioni non sono migliori, anzi.
«Come Castrovillari, infatti, anche Cetraro lancia un grido fortissimo per l’ospedale. Tutti i reparti fanno i conti con la gravissima carenza di personale. Il laboratorio analisi è rimasto con tre tecnici, il personale oss, infermieristico e tecnico è costretto a turni massacranti. Le ferie sono un sogno – sottolinea il sindacato – Non è un emorragia è un disastro annunciato da tempo».
Dove sono le tanto agognate assunzioni? – chiede al Confial – È possibile credere che le lunghe liste di attesa per gli esami, possano essere azzerate con prestazioni aggiuntive e non con assunzioni a tempo indeterminato del personale mancante?
Nel presidio ospedaliero di Trebisacce le radiografie non si fanno nel turno notturno per mancanza di tecnici di radiologia. Per questo, onde evitare disparità nell’ erogazione dei servizi, chiediamo che il personale sia equamente distribuito in tutti gli Spoke dell’Asp».
Tornando all’ospedale di Cetraro «in ogni reparto manca il personale. Il Pronto Soccorso non può aprire il Triage e Obi – incalza il sindacato – per mancanza di infermieri, assenza di un posto fisso di guardie giurate h24 per tutto l’anno, per evitare gravissimi episodi di violenza e aggressione al personale, come è capitato negli ultimi giorni. In rianimazione si revocano le ferie, in medicina il personale è sfinito. In sala operatoria il personale è costretto a doppia turnazione più volte alla settimana.
In ultimo – conclude Confial – e non per importanza, il reparto di Psichiatria, che ha un vasto bacino di competenza, gli operatori continuano a lavorare con dedizione, vista la particolarità delle patologie dei loro assistiti, e lo fanno spesso in condizioni precarie. È questa la nuova sanità?».
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