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Minaccia e violenza privata contro una donna, 60enne condannato anche in appello

L'uomo, infuriato per il diniego della donna alla richiesta di posizionare un’antenna su un muro di sua proprietà, cercò di introdursi nell’abitazione della vittima attraverso una finestra e armato di un tubo in ferro

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CORIGLIANO ROSSANO (Cs) – Confermata dalla Corte di Appello di Catanzaro la condanna nei confronti di un 60enne rossanese ritenuto colpevole di minaccia e violenza privata ai danni di una donna, anche lei di Rossano, difesa di fiducia dall’avvocato penalista Raffaele Meles del Foro di Castrovillari.

I fatti risalgono all’estate del 2018 quando l’uomo, dopo una futile discussione con la donna per questioni di vicinato, dapprima la minacciava di morte per poi passare alle vie di fatto, cercando di introdursi nell’abitazione della vittima attraverso una finestra, utilizzando una scala e armato di un tubo in ferro.

Giunto sotto il davanzale, l’imputato avrebbe colpito il vetro dell’infisso frantumandolo mentre le urla della donna – che in quel momento si trovava da sola in casa – attirarono l’attenzione di alcuni passanti che misero in fuga l’uomo.

In quella occasione si rese necessario l’intervento del 118 in quanto la vittima perse totalmente i sensi. A scatenare la furia dell’uomo, per come ricostruito, sarebbe stato il diniego della donna alla richiesta di posizionare un’antenna su un muro di proprietà di quest’ultima.

A conclusione del procedimento di primo grado celebratosi davanti al Tribunale di Castrovillari, il sessantenne veniva riconosciuto colpevole dei reati di minaccia e di violenza privata e quindi condannato alla pena di mesi quattro di reclusione.

Sentenza confermata dalla Corte di Appello di Catanzaro che, in totale accoglimento delle richieste formulate dalla Procura Generale e dell’avvocato Raffaele Meles, condannava ulteriormente l’imputato alle spese processuali per il grado di appello.