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Il rione Sant’Agata senz’acqua da settimane: l’ira dei residenti: «A Paola non funziona nulla»

«Carenza idrica, città invasa da blatte, sterpaglie e rifiuti ovunque, lungomare senza docce e illuminazione, programmazione estiva inesistente, cantieri fermi, sosta selvaggia in ogni strada. Ora basta»

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PAOLA (Cs) – Persiste ormai da settimane lo stato di grave disagio segnalato da cittadini e vacanzieri nel rione Sant’Agata a causa della riduzione della portata idrica che fa registrare veri e propri blackout in numerose abitazioni, con particolare riferimento ai piani medio-alti delle case.

La mancata erogazione del prezioso liquido interessa diverse ore della giornata, tutti i giorni, e nonostante le varie proteste registrate su questo giornale – tra le altre il 10 giugno (https://www.calabriainchieste.it/2024/06/10/il-rione-santagata-da-15-giorni-senzacqua-durante-il-giorno-lira-di-alcuni-residenti/) e il 19 successivo (https://www.calabriainchieste.it/2024/06/19/rione-santagata-senzacqua-monta-la-protesta-se-il-sindaco-non-vuole-sentire-noi-che-spieghi-alle-istituzioni-preposte-i-motivi-del-disagio/) – il disservizio persiste e nessuno fornisce chiarimenti.

«Un disagio che negli anni precedenti non si verificava – evidenziano i residenti – come se quelli di prima avessero una bacchetta magica e quelli che governano oggi sono disarmati», si legge in una email.

«Qui oggi non funzionano nulla. Come si vuole fare turismo se non c’è acqua nelle case, se la città è invasa da blatte, se tutto il territorio comunale è una sterpaglia a cielo aperto con cumuli di rifiuti in varie zone, se le docce sul lungomare sono rotte, se la pubblica illuminazione del lungomare è priva di lampade funzionanti, se di programmazione estiva non si vede nemmeno l’ombra, se i cantieri pubblici sono fermi, se vi è sosta (e fermata selvaggia) su tutto il territorio comunale?», si chiedono i residenti di Sant’Agata.

«Non è forse l’ora di agire, senza dovere, da qui a qualche anno, pietire voti e giustificarsi pure? Siamo stanchi, di destra e di sinistra, di questo o quel politico, vogliamo servizi, almeno quelli essenziali.

E, per cortesia, si mettano da parte i giullari ed i lecchini che sui social parteggiano, a prescindere, con questa o quella parte politica per meri interessi di parte», conclude la presa di posizione inviata a Calabria Inchieste.