PALERMO – Il gup di Palermo Clelia Maltese ha condannato a 14 anni di carcere la sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia, accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione. Il processo si è svolto con il rito abbreviato.
La donna è in carcere da marzo del 2022.
Secondo l’accusa, rappresentata in aula dai pm Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, la sorella maggiore di Messina Denaro avrebbe aiutato per anni il capomafia a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” mafiosa e la rete di trasmissione dei ‘pizzini’, consentendo così al boss di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la sua lunga latitanza, finita con l’arresto il 16 gennaio 2023. Messina Denaro è morto nel settembre scorso per un male incurabile.
L’accusa, il 29 marzo scorso, aveva chiesto per l’imputata, vero alter ego del criminale, la condanna a 20 anni. È da lei, infatti, che sono partite le indagini che hanno portato all’arresto del capomafia. In un’abitazione a disposizione di Rosalia Messina Denaro era stato trovato – nascosto nella gamba metallica di una sedia – il pizzino in cui si parlava della malattia del boss di Castelvetrano (Trapani).