AMANTEA (Cs) – “Temesa è il mistero di Alibante” è il libro scritto dall’amanteano Mario Aloe, e raccontato dall’amico Alfonso Conte
«Lo apri e cominci a leggere. Cosa avrà scritto Mario? Ti inoltri nel romanzo, un mondo sconosciuto ma al tempo stesso familiare appare ai tuoi occhi. Poi incontri i personaggi, cominci a seguirne le storie, tante, ma in un unico racconto».
È il passato, «un lontano passato ma le passioni sono eguali alle nostre. Alibante, Kore, Eutimo, Melissa, Alcmeone, Artimisia e Temesa, che possiamo considerare la nostra patria. Le pagine corrono veloci e intravvedi Italo, Cloe e gli Enotri».
Vite ed etnie «separate dal desiderio di potenza di pochi, allontanati gli uni dagli altri, sebbene abbiamo le stesse divinità che chiamano con nomi diversi, dalla cupidigia di alcuni. Guerra, amori, gloria, amicizia e donne che amano con tutto il loro essere e lottano per il loro futuro. Melissa e Artimisia sono affascinanti e forse le abbiamo incontrate nelle storie dei nostri tempi».
L’emozione ti prende quando «Melissa da alle altre donne l’occasione per il riscatto, le fa sentire importanti e in grado di decidere. “Ricorda a se stessa la vita delle altre donne coperte da ori o da vestiti preziosi e immagini una casa felice e non le maschere che sono costrette a indossare, ridotte senza anima da padri avidi e da mariti indegni, vite violate ed esistenze depredate. La rivolta delle donne stava iniziando.” Che bello! Tu le vedi marciare verso il Santuario di Imbelli, fai il tifo per loro. Solo loro potranno fermare la Guerra».
In conclusione «Temesa è il paradigma del mondo, delle nostre nazioni, delle nostre città e il loro futuro è popolato da mostri, paure e soltanto il positivo le può rendere luoghi degni di essere abitati».
Insomma, un’opera da leggere tutto d’un fiato