COSENZA – Arriva la risposta del gruppo di Forza Italia in Consiglio Provinciale allo «scomposto attacco» del consigliere del Comune di Cosenza Ivan Commodaro, che ha criticato la presidente di Anci Calabria Rosaria Succurro sulla convention dei Sindaci calabresi «senza portare sul tavolo argomenti convincenti e motivati».
A rispondere al capogruppo di “Franz Caruso Sindaco” nel Comune di Cosenza sono i consiglieri comunali e provinciali azzurri Alfonso D’Arienzo e Francesco Morelli, presenti peraltro alla due giorni silana, che non senza ironia constatano innanzitutto che «quasi sicuramente il consigliere Commodaro, da novello della politica, non conosce bene il funzionamento delle assemblee dell’Anci, non avendone mai conosciuta una».
Per D’Arienzo e Morelli è questa “ignoranza” di Commodaro del funzionamento dell’Associazione dei Comuni ad essere l’unico alibi per poterne giustificare le uscite infelici nei confronti, soprattutto della presidente Succurro: «scopriamo oggi che il consigliere Commodaro è un esperto dell’autonomia differenziata, peccato però non essercene mai resi conto prima di leggere le sue boutade. Ma se così fosse stato, cotanto esperto poteva venire a discutere ai tavoli tecnici con gli illustri relatori, non solo della politica nostrana», il commento pungente.
I consiglieri forzisti sottolineano di avere partecipato a Lorica e di avere notato un parterre di alto livello, non solo dal punto di vista numerico ma soprattutto qualitativo, sia dal punto di vista dei relatori che di quello dei partecipanti. Ma ciò che peraltro ha colpito i due rappresentanti politici è «la bravura della presidente Succurro, incontestabile, nel saper riunire tantissimi amministratori, giunti a Lorica da tutte le parti della Calabria, ma anche di portare i vertici nazionali di Anci nella Perla della Sila che pochi conoscono, forse neanche lo stesso Commodaro».
Quindi l’affondo: «di certo il sindaco di Commodaro non potrebbe fare altrettanto, poiché la Città è purtroppo caduta nell’oblìo, nell’arretratezza e nella sporcizia e nessun turista può più ammirare la bellezza che Cosenza ha avuto negli anni passati».
Infine D’Arienzo e Morelli danno un consiglio a Ivan Commodaro: «si dedichi un po’ di più alla propria Città e meno alle vicende che disconosce», la chiosa.