COSENZA – Il contabile di cassa della Casa Circondariale “Sergio Cosmai” di Cosenza è stato vittima di un tentativo di aggressione da parte di un detenuto italiano assegnato al circuito di “Alta Sicurezza”.

«L’episodio risale al 11 luglio scorso quando il contabile, esaminata l’istanza di invio di denaro a un famigliare ne riscontrava l’inesattezza formale, legata alle coordinate bancarie fornite dal detenuto», si legge in una nota dell’Associazione nazionale funzionari contabili.

Al fine di risolvere celermente la problematica, anche sollecitato dal personale di polizia penitenziaria, si recava in sezione per dare indicazioni utili alla risoluzione del problema e soprattutto per calmare il detenuto che stava dando in escandescenza.

Tentativo vano, poiché il detenuto ha cominciato a inveire verbalmente e con toni accesi contro il contabile, al quale indirizzava ingiurie dagli epiteti irripetibili e si rendeva protagonista di una tentata aggressione fisica.

Si è evitato il peggio, solo grazie all’ intervento degli agenti di polizia penitenziaria, i quali hanno immobilizzato il detenuto riuscendo ad allontanarlo.

Non accennano a finire dunque le aggressioni nei confronti di tutti gli operatori penitenziari, e anche degli operatori della contabilità che con il loro lavoro contribuiscono alla sicurezza delle carceri e al trattamento dei detenuti.

Quanto accaduto è da ritenersi di estrema gravità, e non trascorre giorno purtroppo in cui gli istituti penitenziari non siano triste teatro di eventi critici.

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