Questa la risposta del consigliere: «Le ripercussioni fatte a caldo potrebbero portare le mie mosse politiche ad una conclusione affrettata e dettata sicuramente da una contingenza personale che nulla deve avere a che fare con la visione politica cittadina e dalle sciagurate scelte fatte dal primo cittadino». E, ancora: «Le posso garantire che il dibattito non è neanche iniziato a mio parere sto valutando modalità e tempistiche su come apportare un resoconto abbastanza dettagliato dalla genesi del movimento fino alla trasformazione non voluta dal sottoscritto e maldestramente interpretata dalla giunta». Certo «ora non sarò più il parafulmine dei miei ex compagni di viaggio, ora dovranno rendere conto in prima persona dei mancati obiettivi prefissati. Se loro pensano che avranno il tempo di apportare correttivi si sbagliano di grosso, due anni passeranno velocemente e la gente è stanca di tutto ciò».Infine: «Purtroppo devo dissentire quando lei mi dice che mi sono mosso tardi, ebbene il mio è stato un malessere dall’inizio, ed è solo l’impegno preso con i miei elettori nonché la mia coscienza che mi ha fatto proseguire fino alla fine della mia pazienza oltremodo. La mia azione non tarderà a venire ma dovrò colpire nel segno non ci saranno possibilità di replica».Non resta che attendere l’evolversi della situazione
che, sempre nelle file della maggioranza, non mancherà di riservare nuovi colpi di scena.
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