Home Calabria Corso dottorato ricerca professioni sanitarie ateneo di Catanzaro: «Progetti azzerati»

Corso dottorato ricerca professioni sanitarie ateneo di Catanzaro: «Progetti azzerati»

La denuncia: «Tra 155 progetti di ricerca proposti nell’area biomedica, l’Università non ha pensato di inserire almeno un progetto di ricerca specifico per le professioni sanitarie infermieristiche, né ha affidato incarichi a docenti infermieri»

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Il campus universitario di Catanzaro

CATANZARO – «L’anno scorso in pompa magna, l’Università Magna Graecia presentava “finalmente” il corso di dottorato di ricerca specifico per le professioni sanitarie. Sui 16 progetti proposti nel bando, circa la metà erano realmente di competenza delle professioni sanitarie, il resto erano di ambito farmaceutico, destinati ad amici, figli di docenti e figli di Rettori».

Si legge in una presa di posizione continente inviata a Calabria Inchieste da studenti del Corso di Laurea Magistrale In Scienze Infermieristiche e Ostetriche e aspiranti ricercatori.

«Ma seppur non totalmente, almeno parzialmente – prosegue la missiva – eravamo soddisfatti, convinti che negli anni questo spazio dato alle professioni sanitarie, sarebbe aumentato sempre più. Nulla di tutto questo!
Infatti – entra nel merito il comunicato – in quest’anno accademico, dopo solo un anno dall’attivazione del corso di dottorato di ricerca per le professioni sanitarie, i progetti di competenza invece di aumentare sono diminuiti, anzi azzerati.
Tra 155 progetti di ricerca proposti nell’area biomedica, nell’a.a. 2024/2025, l’Università non ha pensato di inserire almeno un progetto di ricerca specifico per le professioni sanitarie infermieristiche.
Ad aggravare ulteriormente la situazione è che nessuno dei 155 progetti proposti, è stato affidato a docenti infermieri. Infatti, a differenza dello scorso anno, dove il ricercatore infermiere prof. Silvio Simeone era titolare di due progetti di ricerca, quest’anno non gli è stato affidato nessun progetto, questo a riprova che l’università di Catanzaro deve fare ancora molta strada nell’ambito delle professioni sanitarie.
Non basta “sfornare” Infermieri alla meno peggio, ma bisogna coltivare il sapere attraverso la ricerca, credendoci sinceramente e non solo attraverso sterili post pubblicitari.
Con la speranza che questo comunicato sia da stimolo, per il rettore Giovanni Cuda e l’Università di Catanzaro tutta, affinché si inizi a dare il giusto spazio alla ricerca infermieristica e alle professioni sanitarie tutte», concludono gli studenti.