Una immagine di Cassano allo Ionio

CASSANO ALLO IONIO (Cs) – «Il Comune di Cassano

non investa più in progetti per cemento e bitume, che impegnano considerevoli risorse finanziarie e non portano sviluppo e crescita, ma sostenga invece la sfida delle Comunità Energetiche, come già stanno facendo diversi comuni anche del circondario».

Questa la richiesta dell‘associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.

«Le comunità energetiche consentono ai Comuni un utilizzo sinergico con il territorio di questi impianti ed estendono la loro efficacia a diversi ambiti come i servizi sociali, l’urbanistica e la produttività e possono essere uno strumento utile per contrastare la povertà energetica: l’Ente Comune, titolare di impianti rinnovabili, avrebbe la possibilità di costituire specifiche comunità, magari suddivise per frazioni, volte a consentire l’accesso all’energia a soggetti indigenti sostituendo cosi forme di sussidio diretto nel pagamento della bolletta con un accesso diretto e agevolato all’energia».

Una formula, questa «per altro già sperimentata in alcune realtà territoriali con buoni risultati, le quali hanno avviato progetti di “social housing” che prevedono l’utilizzo di comunità energetica per condividere l’energia prodotta, promuovere forme di solidarietà elettrica e abbattere il costo delle bollette per tutti i cittadini».

Anche dal punto di vista dello sviluppo «del nostro territorio e del tessuto produttivo, lo strumento delle comunità energetiche si presterebbe molto bene ad essere utilizzato per promuovere e sostenere l’agricoltura della piana di Sibari e del distretto, o un’area PIP, o in ambito urbanistico come strumento per riqualificare una determinata area (che potrebbe essere il centro storico di Cassano e delle altre frazioni, o altri quartieri e contrade del vasto territorio comunale soggetti all’abbandono)».

Dunque, «quella delle comunità energetiche rinnovabili si configura come un’opportunità non da poco conto per un Comune come Cassano che non bisogna lasciarsi sfuggire».

Il tessuto sociale ed economico «della nostra comunità vive una lenta e inesorabile agonia ed è ora necessario, prima che sia troppo tardi, una forte inversione di tendenza. Invitiamo chi amministra la città ad abbandonare le “cattive prassi”, smettere di sperperare così tanti milioni di euro indebitando le future generazioni e mettersi invece seriamente a lavoro almeno in questi altri pochi mesi di fine mandato per studiare azioni ed interventi concreti di crescita economica».

In tal senso, le Comunità energetiche «rappresentano una sfida ambiziosa per Cassano, da raccogliere magari anche con il supporto specialistico delle valide competenze dell’Unical e delle strutture preposte messe a disposizione dalla Regione Calabria, così da dimostrare per una volta di avere le capacità di utilizzare le proprie risorse per generare vera ricchezza e produttività duratura sul territorio».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it