SAN LUCIDO (Cs) – La logica del Comune di San Lucido in tema di inclusività rispetto ai disagi vissuti da persone diversamente abili e pure con accompagnamento, è oggetto di un nuovo intervento dell’avvocato Ennio Abonante e riguarda il rilascio del famigerato contrassegno auto per disabili.
Ecco la triste storia, narrata dal professionista, da tempo in prima linea a tutela di persone fragili: «Verso la fine di maggio scorso, sono stato costretto a denunziare l’assurda vicenda che ha visto come protagonista una cittadina di San Lucido, la quale mi aveva segnalato di avere richiesto al Comune il rilascio del contrassegno per disabili (https://www.calabriainchieste.it/2024/05/25/comune-di-san-lucido-nega-rilascio-contrassegno-per-disabili-a-invalido-grave/) ed una solerte impiegata le aveva risposto negativamente, in quanto dal verbale rilasciato dall’INPS, non risultava a suo carico nessuna patologia che limitasse la deambulazione, nonostante fosse invalida civile al 100% con accompagnamento, soggetto diversamente abile in condizioni gravi, legge 104/1992 art. 3 comma 3, paziente oncologico sottoposto a cure chemioterapiche, con pregresso trapianto.
Dopo la corrispondenza intercorsa con il sindaco, il quale, invece di intervenire e di ammonire la dipendente, ha prima, addirittura, rivendicato la correttezza dell’operato dell’impiegata, ma, poi, ha dato disposizioni in senso contrario, finalmente verso la metà di giugno scorso il contrassegno è stato rilasciato.
Ma l’integerrimo responsabile del settore, ha posto come scadenza il 30.6.2024 in quanto era in corso la verifica dei requisiti da parte dell’INPS. Non ho voluto né polemizzare né infierire sulla illegittimità e sull’abuso commesso dai burocrati comunali, poiché fino alla conclusione del procedimento e, quindi, fino a prova contraria, alla cittadina non poteva essere negato il suo diritto.
A conferma del mio assunto il 15.7.2024, la signora, purtroppo, ha ricevuto il verbale dell’INPS con il quale è stata confermata sia la sua condizione di invalida al 100% con diritto all’accompagnamento, che la sua disabilità ai sensi dell’art. 3 comma 3 legge 104/1992.
Con PEC del 18 luglio 2024, quindi, ho richiesto al Sindaco di impartire le direttive finalizzate all’immediato aggiornamento della scadenza del contrassegno ma, purtroppo, ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro.
Ho spiegato all’interessata, la quale quotidianamente deve recarsi in Ospedale a Cosenza ed a Reggio Calabria, a cui il tesserino farebbe molto comodo per limitare attese in auto, che l’amministrazione comunale, durante l’estate è sottoposta ad una stressante attività istituzionale, che non si augurerebbe a nessuno – ironizza l’avvocato Abonante – visto che è costretta, ob torto collo, a presenziare alle numerosissime iniziative promosse dall’Ente, di giorno, di sera, di notte, molto spesso con l’obbligo delle più diverse degustazioni, per cui il sindaco ed i suoi collaboratori devono avere anche il tempo di riposare e non hanno avuto sicuramente la possibilità di esaminare la mia richiesta.
A loro va tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza per il quotidiano sforzo, che a lungo andare può diventare usurante, anche perché sono costretti a fare delle scelte e favorire le vere priorità di un ente locale, rispetto ai servizi sociali, ai deboli ed ai bisognosi, che durante l’estate, al contrario, loro sì, possono approfittare per concedersi qualche giorno di riposo ed attendere con calma e serenità, forse a fine estate, il riconoscimento, dei loro diritti», conclude l’avvocato Ennio Abonante.