La cella di un carcere

VIBO VALENTIA – «Due giorni di gravi disagi nella casa circondariale di Vibo Valentia, a seguito di ordinanza di non potabilità dell’acqua, emessa dal sindaco della città. I detenuti hanno protestato, chiedendo la garanzia per la fornitura di acqua potabile ed altri beni necessari per superare l’emergenza».

E’ quanto fanno sapere Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale.

A ciò si è aggiunta un’altra protesta «che ha visto protagonisti due detenuti di nazionalità rumena i quali hanno appiccato il fuoco nella camera detentiva. Solo grazie al pronto intervento della polizia penitenziaria la situazione è rientrata, seppur parzialmente, perché nel reparto isolamento, un detenuto di origine egiziana, con problemi psichiatrici, nonché tossicodipendente, e un altro recluso, hanno distrutto tutto quanto c’era nella stanza».

Gli stessi, da giorni, «minacciano la gli agenti della Polizia Penitenziaria, con lamette e altri oggetti. Il personale è allo stremo e fatica ormai a gestire una situazione che non è più ordinaria, ma emergenziale, per cui sarebbe opportuno che i vertici dell’Amministrazione intervenissero con iniziative adeguate».