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«Paola non è il posto più bello del mondo, ma il posto più abbandonato»

Una mamma racconta la sua “giornata tipo” in una pec inviata a Giovanni Politano: «Anche negli anni scorsi il problema si ripresentava ogni estate, ma quest’anno la situazione è invalidante e davvero vergognosa»

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PAOLA (Cs) – «Caro Sindaco, le devo dire a malincuore che Paola non è il posto più bello del mondo .. ma il posto più abbandonato. So di non essere tra quei cittadini privilegiati che hanno acqua in abbondanza tanto da riempirci piscine, ma ho sempre pagato regolarmente le esose bollette che l’amministrazione comunale mi invia puntualmente».

E’ un significativo passaggio della lettera scritta da una mamma e inviata tramite posta elettronica certificata al sindaco Giovanni Politano, in cui si racconta la drammatica “giornata tipo” di una famiglia che risiede a Sant’Agata.

Tra carenza d’acqua, invasione di blatte, sporcizia, degrado e abbandono, la donna, peraltro lontana anni luce dalla politica e dai centri di potere locali, demolisce lo slogan della “nuova era”: Paola è il posto più bello del mondo (?). Certo che no, è la sua risposta. E spiega le sue ragioni.

Eccole: «Egregio signor Sindaco,

scrivo la presente al fine di rappresentare alcune situazioni incresciose che sono sicuramente a lei già ben note.

Le voglio raccontare la mia giornata! Tornando dal lavoro, anche oggi e per l’ennesima volta, mi trovo a non poter avere il privilegio, da cittadina che paga regolarmente le tasse e le bollette, di lavare nemmeno le mani!

Trovo i miei figli che, al ritorno dal mare, non hanno potuto fare una doccia o lavare i denti… per non parlare del fatto che è da stamattina che non riusciamo a scaricare ciò che residua nel water, che non posso avviare una lavatrice o rassettare la cucina (sempre se si riesce a cucinare!).

Poi nel pomeriggio porterò i miei bambini al mare e lì sarò costretta a convincerli a fare la doccia a pagamento al lido perché “a casa lo sapete che non c’è acqua!”.

All’ora di cena un’altra impresa per lavare anche solo un’insalata e mettere un piatto o un bicchiere pulito in tavola.

Poi andremo a fare una passeggiata in piazza o sul corso nella desolazione più totale e tra le blatte (facendo bene attenzione a non calpestarle) oppure andremo a prendere un po’ d’aria sul lungomare e, visto che abitiamo a Sant’Agata, raggiungeremo la tanto agognata e buia pista ciclopedonale attraversando il ponticello di vicolo Arintha.

E li inizierà lo slalom (sempre rigorosamente al buio) per evitare escrementi e rifiuti di ogni genere oltre a dover camminare con il naso tappato per la puzza nauseabonda che emana la fogna e anche la catasta di terra e fango che ormai da mesi sosta all’uscita del ponte e dove tutti i cani (speriamo solo i cani!) vanno a fare indisturbati i loro bisogni.

Dopo una salutare passeggiata si tornerà a casa e forse finalmente ci sarà un filo d’acqua e allora con quell’esile risorsa … giù con le “quasi” docce, le lavatrici (nella speranza di non bruciare gli elettrodomestici), i lavaggi dei capi a mano e per finire si rassetterà finalmente la cucina che all’ora di cena si è dovuta lasciare in condizioni pietose perchè a quell’ora (sempre se durante il giorno c’e’ stato un filo d’acqua) di acqua nemmeno a parlarne !

Nel frattempo si sarà fatta una certa ora … tipo l’1 del mattino (se tutto va bene … visto che bisogna approfittare del calare della notte per fare qualcosa in casa) e la mattina sveglia all’alba per approfittare ancora di quel filino di acqua e poi al lavoro … distrutti e forse con uno shampoo fatto a fatica e con ancora fredda perché la caldaia non parte!

Insomma, caro signor sindaco, questa è la giornata tipo di un paolano che abita a Sant’Agata .. di un paolano che paga le tasse, l’acqua. la spazzatura.

E’ da maggio che siamo tutto il giorno con un filo d’acqua e ultimamente ci sono molti giorni in cui nemmeno quello.

Anche negli anni scorsi il problema si ripresentava ogni estate .. ma quest’anno la situazione è invalidante e davvero vergognosa.

Per non parlare delle blatte e della sporcizia che regna ovunque … il ponte di vicolo Arintha di cui ho parlato sopra è il passaggio pedonale principale per raggiungere il lungomare da via Sant’Agata … sia per i residenti che per i turisti. È una vergogna. L’anno scorso a terra abbiamo trovato anche una siringa e c’è stata per un mese.

Detto questo, caro Sindaco, nell’esprimerle la mia delusione e nel chiederle di intervenire, le devo dire a malincuore che Paola non è il posto più bello del mondo .. ma il posto più abbandonato !

E le aggiungo… so di non essere tra quei cittadini privilegiati che hanno acqua in abbondanza tanto da riempirci piscine … ma so di certo di aver sempre pagato regolarmente le esose bollette che l’amministrazione comunale mi invia puntualmente, per un servizio pubblico che alla luce dei fatti non viene erogato con la stessa solerzia», conclude la missiva.