Emilia Di Tanna, capogruppo di “Per Amantea”

AMANTEA (Cs) – Lavori di movimentazione dei sedimenti portuali, realizzazione asilo nido comunale e fondi Ats: la consigliera comunale di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna mette a nudo le “bugie” dell’amministrazione in carica. Per la cittadinanza solo tanto fumo e nessun intervento.

«È giusto che i cittadini sappiano che l’ inadeguatezza di questa amministrazione, che ormai è ampiamente confermata dalle affermazioni di tutti gli otto sindaci dell’Ats n3 Amantea, viene mascherata da affermazioni non veritiere dello stesso Sindaco e dei suoi accoliti su argomenti sbandierati come successi attribuibili a loro stessi».

Un esempio è certamente «il finanziamento relativo alla costruzione di un nuovo asilo nido tanto millantato come risultato di pratiche portate avanti da questa giunta. Il bando prevedeva l’assegnazione ai comuni direttamente individuati dal ministero in funzione dell’utenza 0-2 anni presente sul territorio, previo cenno di adesione. Quanto fumo che continuano a gettarci negli occhi. Ma giustamente rispetto al nulla, anche aver cliccato un tasto sulla piattaforma di adesione è una notizia su cui fare articoli ed elargire ringraziamenti».

Il Ministero «ha individuato gli Enti definendone già a priori importo e posti da attivare sulla base della popolazione residente nella fascia di età 0-2 anni di almeno 60 bambini, secondo i dati Istati 2021 e della minore copertura di posti attualmente garantita».

Occorreva solo «entrare in piattaforma, inserire le generalità dell’Ente, scegliere da un menu a tendina se “nuova costruzione” o “riconversione edificio esistente” e cliccare su inoltra adesione. Per giunta, questa Giunta, ha scelto “nuova costruzione”, scelta da valutare a mio avviso, perché poteva essere l occasione per iniziare a recuperare parte del patrimonio comunale e comunque non sappiamo quale suolo abbiano identificato per la nuova edificazione».

In ogni caso ad Amantea «c’è un asilo comunale che è chiusonon sarebbe stato più logico operare per un suo recupero funzionale?».

Altre affermazioni non veritiere «sono quelle rilasciate sulla pagina facebook dal nostro sindaco sui lavori al Porto: “Sono stati avviati nella giornata di ieri, dopo 7 anni, i lavori di movimentazione dei sedimenti portuali (spostamento cumuli e dissabbiamento bocca del porto), denominati “Interventi di difesa costiera a protezione della SS18 nel Comune di Amantea (CS)” al fine di consentire il ripascimento strutturale dell’arenile. I lavori in questione «sono realizzati con un finanziamento di 100.000,00 euro riconosciuto al Comune di Amantea dal Commissario di Governo e Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, al quale va il nostro ringraziamento per l’azione di contrasto al dissesto idrogeologico presente nel territorio della nostra regione, a fronte di specifica richiesta dell’amministrazione comunale».

Ebbene «non è vero. L’ intrevento è stato assentito nell’aprile 2018 ed inutilizzato poiché non era stata compresa lo modalità di gestione del finanziamento per conto del Commissario per il dissesto idrogeologico. I nostri amministratori conpresi nel 2022 hanno effettuato i lavori in autonomia, non passando per sogetto attuatore (Commissario) e quindi trovandosi poi a consuntivo a dover provvedere con risorse proprie. l’intervento è stato ripreso dalla dottoressa Conte affidando, con atto del 21.06.2023 la progettazione e direzione lavori. Il progetto esecutivo è stato consegnato all’Ente in data 25.07.2023 a cui sono seguite le procedure burocratiche per poter poi appaltare di concerto con il Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico».

Prima dell’allontanamento dall’ufficio tecnico «lei ha predisposto la trasmissione del progetto al Commissario il quale, in qualità di attuatore, ha disposto/autorizzato l’affidamento. Quindi i nostri cari amministratori non hanno fatto nessuna richiesta né nessun adempimento successivo. Ovviamente le mie affermazioni sono suffragare da una documentazione certificata».

Arriviamo all’ Ats, «le ultime affermazioni rilasciate dagli otto sindaci in maniera unitaria, non fanno che avvalorare quanto da me precedentemente scritto e richiesto, con interrogazione protocollata, al sindaco Pellegrino e all’ assessore Osso relativamente alle modalità di utilizzo dei fondi dell’Ambito sociale: come sono stati spesi tali fondi – quali progetti sono stati messi in atto – quante persone in situazione di fragilità sono state effettivamente supportate? A tale interrogazione, come del resto per tutte le altre, non è mai stata data risposta».

È ovvio che «leggere quanto sostengono gli altri sindaci dell’ Ats lascia sgomenti e ormai si fa fatica a comprendere come abbia fatto un uomo “solo al comando” nel giro di poco più di due anni a distruggere pure la reputazione del nostro paese, oltre ad averlo messo in ginocchio».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it