CATANZARO – Avrebbe scritto frasi di minaccia sull’auto di servizio del procuratore generale di Catanzaro Giuseppe Lucantonio.
Per questo motivo gli agenti di polizia della sezione di pg della Procura di Salerno e della Squadra mobile di Catanzaro hanno eseguito un’ordinanza del gip di Salerno che applica la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con modalità elettroniche di controllo, nei confronti di un cittadino di nazionalità marocchina. L’uomo è indagato per minaccia a un Corpo giudiziario.
Secondo la ricostruzione del gip, che ha condiviso l’impostazione della richiesta della Procura salernitana, l’indagato, in concorso con altre persone che non sono ancora state identificate, avrebbe rivolto minacce di morte al magistrato, quale componente e rappresentante della Procura generale di Catanzaro, “per impedirne o turbarne l’attività“, scrivendo sull’autovettura di servizio delle minacce.
Il procedimento è di competenza della Procura di Salerno titolate ad indagare su fatti che riguardano i magistrati del distretto della Corte d’appello di Catanzaro.
Roberto Occhiuto: solidarietà a Lucantonio, minacce ignobili non provocheranno alcun cedimento
«Sincera solidarietà al procuratore generale di Catanzaro, Giuseppe Lucantonio, vittima di ignobili e gravissime minacce.
L’odio, le intimidazioni, la violenza – anche verbale – non sono accettabili e vanno condannate con decisione e determinazione.
Giuseppe Lucantonio, ne sono certo, proseguirà senza alcun cedimento il suo positivo e indispensabile lavoro nella nostra Regione».
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.