I consiglieri di minoranza di “Cambiamo rotta”

AMANTEA (Cs) – Il gruppo consiliare “Cambiamo rotta”, attraverso l’esponente Luigi Socievole, critica duramente l’intervento della consigliera comunale di minoranza e componente del Pd, Emilia Di Tanna, all’indomani dl consiglio comunale https://www.calabriainchieste.it/2024/08/01/la-consigliera-di-tanna-sul-consiglio-comunale-il-teatrino-e-finito-e-si-e-trasformato-in-una-orrida-farsa/.

«È vero, non sarebbe il caso di parlarne, per evitare ulteriore con fusione e offrire il destro alla nostra per rompere ulteriormente la pace in questi giorni di afa insopportabile. La signora Di Tanna, consigliera per grazia ricevuta e capogruppo di se stessa, sempre per grazia ricevuta, ha deciso di superarsi nella rottura degli schemi e pretende di inventarsi argomenti da trattare in consiglio comunale, ben conoscendo l’ordine del giorno, che prevede solo due punti,
di natura finanziaria, per i quali ogni volta, in genere, apprezzabilmente, riconosce di essere ignorante, nel senso che non ha competenze per quel tipo di argomenti».

E, ancora: «Una piena di ardore distruttivo nei confronti di chi la considera molto meno  di quello che lei ritiene di essere e della sua utilità alla soluzione dei bisogni prioritari dell’ente che, guarda caso, sono proprio di natura finanziaria e se non li risolvi subito….. tutto il resto è noia, chiacchiera vuota, denunce politically correct, ancor più inutili e vuote, buone solo per quelli che se le bevono».

Questa volta «la “nostra” si è superata. Ha dato i voti (pensa evidentemente di essere con alunni costretti a sopportare le sue paturnie) e bocciato, senza appello, in un colpo solo: Socievole, Suriano, Gagliardi, Fiera, Mendicino, Policicchio, Perciavalle e Perri. Che diamine, vogliamo sperare che ci sia qualcuno che ha a cuore la sua persona e che si impegni a rinforzarle i freni inibitori e la continenza. Anche per non dover assistere ad una patetica,ridicola deriva autodistruttiva».

In ogni caso «la “nostra” lasci perdere le polemiche sulle persone e provi a tirar fuori da tutto quello ha scritto in oltre 2 anni, mettendo a dura prova non solo la pazienza, una sola proposta – dico una – che rappresenti un possibile contributo alla soluzione dei tanti problemi che insieme ai suoi sodali è sempre pronta a denunciare anche quando, per carità di patria (in estate), sarebbe bene evitare».

Infine: «Esaltarsi per una combutta ai danni della propria città (8 sindaci contro 1) non è derubricabile a semplice critica verso l’avversario politico. È piu prosaicamente una manifestazione di vero e proprio disfattismo di cui vergognarsi. Si dia pace la “nostra”… e lasci gli altri in pace. Eserciti il suo ruolo di docente e Insegni a scuola…. non al Comune».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it