CATANZARO – Roberto Laudini e Simone Scandale, coordinatori regionali Si Cobas Calabria, intervengono sulla mobilità regionale ed extra regionale per sensibilizzare il Commissario ad Acta Roberto Occhiuto ed il Direttore del dipartimento tutela della salute Tommaso Calabrò;

«Il Si Cobas Calabria – si legge nella nota stampa – vuole sensibilizzare la regione Calabria sulla la problematica della mobilità interna, ovvero consentire con semplicità che le figure del comparto sanitario si possano collocare nei nosocomi più vicini al loro indirizzo di residenza».

Basterebbe far sì che «ogni azienda sanitaria o Asp Provinciale istituisca dei bandi di ricognizione e stabilire figura per figura quante unità si potrebbero fare uso di un interscambio per avvicinarsi al proprio indirizzo di residenza».

Ovviamente «l’anzianità di servizio deve essere il primo punto per stilare in ogni azienda le graduatorie di tutte le figure interessate ad avvicinarsi a casa».

Quella che «proponiamo noi è un cambiamento importante a livello regionale e crediamo che Il Dipartimento tutela della salute e Azienda Zero possano gestire una rivoluzione umana così importante, in una regione dove conosciamo bene le problematiche della sanità pubblica».

Altro capitolo «la mobilità regionale ed extra regionale per le figure sanitarie del comparto non presenti nella graduatorie regionali a tempo indeterminato».

Fare la mobilità regionale ed extra regionale «è un diritto sacrosanto del lavoratore che gli può consentire di avvicinarsi dopo anni di lavoro lontano da casa oppure da fuori regione, noi abbiamo più volte sollecitato l’uso della mobilità regionale ed extra regionale per le figure sanitarie prive di graduatorie regionali».

Il Si Cobas Calabria «lotterà sempre contro la cattiva gestione della sanità pubblica perché la salute è un diritto sancito dalla costituzione italiana e in questa terra di conquista è stato utilizzato tale diritto solo per arricchire le tasche dei poteri forti».