Cassazione di Roma

CETRARO (Cs) – La corte di Cassazione, prima sezione penale, accogliendo il ricorso del cetrarese Antonio Pignataro, presentato dal suo legale di fiducia, avvocato Marco Bianco, ha disposto una nuova valutazione in merito alla sua carcerazione. 

L’uomo, intraneo al clan Muto di Cetraro, è attualmente rinchiuso presso il carcere di Sulmona, in regime speciale, sta scontando una condanna a 12 anni di reclusione per associazione mafiosa a seguito dell’operazione Frontiera del luglio 2016, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, contro la potente cosca di ‘ndrangheta Muto per narcotraffico, estorsioni, usura, e altri reati.

La Suprema corte ha annullato con rinvio, la decisione del Tribunale di sorveglianza de L’Aquila disponendo una nuova valutazione in merito alla carcerazione del cetrarese Antonio Pignataro, perché incompatibile con le condizioni di salute del detenuto. Occorre, quindi, un nuovo giudizio di merito anche con la nomina di un perito che valuti la situazione nel dettaglio.

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