AMANTEA (Cs) – Scontro in regione Calabria, questa mattina, tra i Comuni dell’Ambito e la delegazione di Amantea (Comune capofila), presente con il sindaco Vincenzo Pellegrino, l’assessore Gerolamo Marco Osso, il capogruppo di maggioranza Arturo Suriano e il ragioniere.
La discussione con i rappresentati regionali Cristiano e Latella è durata circa un’ora e mezza, poi alcuni sindaci dissidenti – San Pietro in Amantea, Aiello Calabro, Cleto, Lago, Belmonte Calabro, Fiumefreddo Bruzio e Longobardi – spazientiti hanno abbandonato i lavori chiedendo di uscire dall’Ambito dove è capofila Amantea.
«La loro arroganza ha superato ogni livello», ha commentato qualche politico presente al vertice. «Si sono presentati alla riunione senza un minimo di umiltà, e senza avere la benché minima intenzione di discutere delle numerose problematiche insistenti in seno all’Ambito. Hanno continuato a ripetere sempre le solite inutili cose, le stesse che hanno portato alla disfatta dell’aggregazione. Non è stato approvato nssun documento di governance, ed è grave».
Pertanto, al termine dei lavori, i sindaci hanno chiesto alla regione Calabria di staccarsi dall’Ambito. «L’articolo 4 del regolamento stabilisce che siano i sindaci a indicare il comune capofila, ed è quello che abbiamo fatto noi, che piaccia o meno ad Amantea».
Adesso non resta che attendere la decisione dei vertici regionali che dovranno optare su un commissariamento, oppure passare capofila San Pietro in Amantea, di cui è sinaco Gioacchino Lorelli.
stefaniasapienza@calabriainchieste.it