RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
«𝐑𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥‘𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨 𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐠𝐢𝐥𝐞 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐨, 𝐚𝐜𝐜𝐢𝐧𝐠𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐮𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐢.
Da tanti cittadini abbiamo ricevuto segnalazioni in merito a questa vicenda che sta facendo discutere non poco.
Sebbene tale procedura sia legittima, 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐥𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐢𝐭𝐚̀ 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐯𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢, evidenziando una possibile vicinanza ai limiti della legalità.
𝐈𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞, 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐡𝐚 𝐝𝐚 𝐩𝐨𝐜𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥‘𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐮𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐢, il quale prevede che, prima di scorrere le graduatorie di idonei di altri enti, 𝐝𝐞𝐛𝐛𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀, come previsto dalla legge.
Solo in caso di esito negativo di tale procedura si dovrebbe procedere allo scorrimento delle graduatorie di altri enti.
𝐓𝐮𝐭𝐭𝐚𝐯𝐢𝐚, 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞, 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢, 𝐬𝐞 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐬𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 di questo passaggio fondamentale.
Un altro aspetto critico è come viene regolamenta la procedura e soprattutto come la si vorrebbe intendere.
𝐄’ 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐮𝐫𝐚 𝐚𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐝𝐨𝐧𝐞𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞𝐝 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐚 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚, 𝐦𝐚 𝐛𝐞𝐧𝐬𝐢̀ 𝐥𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐮𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚𝐭𝐢 che, poi, in base a criteri prestabiliti, sarà eventualmente individuata (sempre la graduatoria e non la persona) dall’Ente che ha bisogno di assumere.
𝐄̀ 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐮𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢 “𝐚𝐝 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐦”, 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐪𝐮𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐢𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨, essendo, invece, obbligatorio “secondo una consolidata giurisprudenza in materia, procedere nell’esatto ordine degli idonei ancora rimasti in posizione utile in graduatoria.
𝐍𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐚, 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢, 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐝𝐨𝐧𝐞𝐢𝐭𝐚̀ 𝐚𝐯𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐞, 𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐚 𝐬𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐞𝐱 𝐧𝐨𝐯𝐨 con evidente arbitrio della procedura, potendo di fatto accadere che la scelta del Comune di Cassano ricada magari su un concorrente che non rispetti l’ordine di posizionamento della graduatoria originaria di appartenenza, 𝐜𝐨𝐧 𝐞𝐯𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐫𝐢𝐯𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚.
Di conseguenza, una volta che nel caso in oggetto il Comune di Cassano individua la graduatoria dell’Ente X, per garantire la piena trasparenza, sarebbe doveroso che la scorresse rigorosamente in ordine di posizione.
𝐈𝐧𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞, 𝐬𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐥𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥‘𝐚𝐩𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞.
Sembra che un idoneo con un punteggio inferiore possa essere preferito solo perché proveniente da un comune più vicino, a discapito di candidati con punteggi più alti ma provenienti da comuni più
distanti.
𝐃𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞 𝐮𝐧 𝐢𝐝𝐨𝐧𝐞𝐨 𝐟𝐚 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐪𝐮𝐢𝐨 𝐛𝐫𝐢𝐥𝐥𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝟑𝟎/𝟑𝟎 𝐦𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐝𝐨𝐧𝐞𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐞 𝐗 𝐞 𝐮𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝟐𝟏/𝟑𝟎 𝐞𝐝 𝐞̀ 𝐢𝐝𝐨𝐧𝐞𝐨 𝐚𝐝 𝐘, 𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭‘𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐨.
Questo mette in discussione il principio di meritocrazia, che dovrebbe essere la base di ogni assunzione nel settore pubblico.
Si evidenzia oltretutto che tale procedura avviene in piena estate, un periodo in cui l’attenzione della maggior parte delle persone è spesso rivolta ad altro, con una pubblicità dell’avviso decisamente limitata: 𝐥‘𝐚𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥‘𝐚𝐥𝐛𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐢𝐥 𝟑𝟏 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝟗 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨, 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞𝐦𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐢𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚.
𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐥𝐞𝐯𝐚 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢 𝐬𝐮 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐟𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐫𝐞𝐜𝐥𝐮𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐟𝐞𝐫𝐢𝐞, 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐝𝐚 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐨𝐜𝐡𝐢 (𝐩𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐢) 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢.
Oltretutto, tale tempismo eccessivamente rapido contrasta con altre situazioni, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐞𝐦𝐩𝐢𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐏𝐚𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 (per ben due volte ha svolto il ruolo di assessora, oltre ad essere stata candidata fra le file della maggioranza).
𝐍𝐨𝐧𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐯𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥‘𝐞𝐱 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐚, 𝐥‘𝐄𝐧𝐭𝐞 𝐡𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐞𝐬𝐢 (𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐮𝐭𝐮𝐧𝐧𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑) 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐟𝐚 – 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐞𝐢 𝐡𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐫𝐢𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚– lasciando il posto in organico vacante fino ad oggi.
𝐑𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧 𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐥‘𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨– dobbiamo smetterla con questa concezione se vogliamo veramente elevarci –𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐯𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐫𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀, indipendentemente da chi si trova difronte.
Si desidera chiarire che non c’è assolutamente alcuna obiezione nei confronti dei candidati che intendono partecipare alla procedura.
𝐓𝐮𝐭𝐭𝐚𝐯𝐢𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞, 𝐫𝐢𝐭𝐞𝐧𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥‘𝐄𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐛𝐛𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐫𝐨𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐮𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢, 𝐞𝐝 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐫𝐢𝐠𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
Attualmente, la gestione sembra assimilabile a quella di un concorso pubblico, ma secondo noi non rispetta le regole previste, con un approccio non conforme ai principi di meritocrazia e che potrebbe invece nascondere molta discrezionalità.
𝐈𝐧𝐟𝐢𝐧𝐞, 𝐬𝐢 𝐞𝐯𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐞𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐧𝐭𝐞: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 – 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐯𝐚 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐢 𝐧𝐨𝐦𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 – 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐬𝐢 𝐯𝐨𝐜𝐢𝐟𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐢 𝐧𝐨𝐦𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐛𝐚𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐟𝐚𝐭𝐨 (𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢) 𝐜𝐡𝐞, 𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐮𝐢𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥‘𝐚𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨, dovrebbero 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 essere 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞.
Questo mette in discussione quei principi che dovrebbero essere alla base di ogni assunzione nel settore pubblico.
𝐈𝐧𝐬𝐨𝐦𝐦𝐚, 𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐠𝐫𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚: 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐯𝐚 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥‘𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐝𝐞𝐫𝐞.
𝐂𝐢𝐨̀ 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐮𝐥𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, in un territorio come Cassano dove soprattutto i giovani (tutti ed indipendente dalle loro simpatie politiche), hanno bisogno di ritornare a sperare.
𝐂𝐢 𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢, alle quali ci rivolgiamo e ci rivolgeremo, 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐮 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐫𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚».
Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO
