Home Calabria Bagarre nell’Ambito 3, Pellegrino sfida i sindaci dissidenti e silura il segretario...

Bagarre nell’Ambito 3, Pellegrino sfida i sindaci dissidenti e silura il segretario Fedele Vena

676
0
Il sindaco Vincenzo Pellegrino

AMANTEA (Cs) – Non è dal sindaco di Amantea accettare le sconfitte a testa bassa e la reazione alla protesta dei sette sindaci dell’Ambito 3 – San Pietro in Amantea, Aiello Calabro, Cleto, Lago, Belmonte Calabro, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi – non si è fatta attendere.

E’ del 7 agosto, infatti, il provvedimento con il quale Pellegrino, sindaco del Comune capofila, ha defenestrato il segretario dell’Ambito 3, Fedele Vena, per consegnare la carica a Maria Concetta Zagordo. 

Vena, lo evidenziamo, non poteva più restare a capo dell’ufficio del Piano perché andato in pensione, ma la nuova nomina, doveva essere concordata insieme agli altri componenti dell’Ambito 3. 

L’ufficio del Piano, da delibera congiunta espressa da tutti i sindaci dell’Ats3 è attualmente collocato a San Pietro in Amantea ed assolve perfettamente alle funzioni previste dai piani di assistenza sociale che l’Ambito è tenuto a rispettare.

La logica avrebbe voluto che tale scelta avvenisse in forma unanime e congiunta, ma così non è stato ed ora le conseguenze non sono di facile interpretazione.

I sindaci di Aiello Calabro, Cleto, San Pietro in Amantea, Belmonte Calabro, Lago, Longobardi, e Fiumefreddo Bruzio e Serra Aiello sono fermamente convinti che l’apparato municipale di Amantea, anche alla luce delle esperienze maturate nel recente passato, non sia in grado di gestire il flusso organizzativo, programmatico ed economico del bando stesso.

Questa posizione è stata ufficializzata in un documento che, sempre nella mattinata di ieri, Gioacchino Lorelli, Antonio Cuglietta, Giacinto Mannarino, Armando Bossio, Fortunato Rosario Barone, Roberto Veltri, Luca Lepore ed Enzo Scanga hanno firmato per procedere da soli. Si profila dunque un braccio di ferro senza precedenti che lascia presagire una battaglia legale complessa e difficile. Sullo sfondo centinaia di famiglie bisognose che dovranno faticare e non poco per vedere riconosciuti i propri diritti.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it