AMANTEA (Cs) – Nel corso di un incontro che si è tenuto nelle scorse ore i sindaci degli otto comuni affiliati dell’Ats 3 Amantea, hanno salutato con soddisfazione la decisione assunta dal presidente della Regione Calabria di avviare la procedura di commissariamento dello stesso Ambito sociale territoriale.
«I funzionari della Regione Calabria – affermano all’unisono Luca Lepore (Aiello Calabro), Roberto Veltri (Belmonte Calabro), Gioacchino Lorelli (San Pietro in Amantea), Enzo Scanga (Lago), Antonio Cuglietta (Serra d’Aiello), Armando Bossio (Cleto), Giacinto Mannarino (Longobardi), Fortunato Rosario Barone (Fiumefreddo Bruzio) – sapranno certamente dare ristoro alle richieste di natura finanziaria, economica e gestionale che, nel corso di questi mesi, sono state di fatto ignorate dal sindaco dell’ente capofila Vincenzo Pellegrino».
Ad oggi «non abbiamo contezza di quale sia l’esatta gestione patrimoniale dell’Ats 3. Tale premessa è utile per far intendere alla collettività che l’ufficio di piano, senza la necessaria disponibilità dei fondi sui propri capitoli, non può agire, o meglio, può istruire solo parzialmente un qualsiasi atto che necessita un parere contabile da parte del settore finanziario del comune capofila».
Ed è proprio questa la situazione «che si è andata delineando nell’arco dell’intero 2024, ovvero la mancanza quasi totale di disponibilità sui propri capitoli da parte dell’Ambito che ha bloccato ogni tipo di atto, quali determine a contrattare, determine di impegno, determine di liquidazione. Nell’anno 2024 le uniche liquidazioni effettuate si riferiscono ad impegni di spesa generati nell’esercizio 2023».
Tale situazione «si è perpetuata sino alla data dell’approvazione del bilancio da parte del comune di Amantea (22 aprile 2024) e della successiva approvazione della variazione (29 maggio 2024). Ci sono atti che hanno sostato in “fase istruttoria” anche quattro mesi e molti sono risultati fermi anche trenta giorni per la sola richiesta di parere contabile. Per effetto, al ritardo legato all’approvazione del bilancio del Comune di Amantea che impediva la generazione degli impegni per la mancata disponibilità delle risorse, si è andato a cumulare un ulteriore ritardo dovuto all’apposizione del visto contabile».
Tutto ciò «a scapito degli utenti dell’Ambito. E delle aziende e cooperative che attendono di essere pagate e che hanno iniziato ad inviare gli atti ingiuntivi. Nel corso di questi due anni, sono stati i piccoli comuni, quelli che il sindaco di Amantea ha più volte trattato con sufficienza, definendoli “ciucci”, per usare un termine gentile, ed invitandoli ad approfondire la questione, a garantire il perfetto funzionamento dell’Ambito territoriale sociale 3, colmando le evidenti lacune del soggetto capofila che più volte si è presentato con il Durc, il documento di regolarità contributiva, spesso non in regola».
A dire il vero «è dai tempi della gestione commissariale che il Durc nepetino è negativo. Per non parlare dei finanziamenti che sono andati perduti, come i fondi HCP che avrebbero generato, per il territorio, un volume di circa 4 milioni di euro, o per quelli che non potranno essere portati a compimento, come il bando per gli asili nido 0-6 che scade ad ottobre la cui programmazione non è stata ancora avviata».
Su questo aspetto «non possiamo non ribadire che negli ultimi due anni abbiamo lavorato tanto per spendere questi soldi. Siamo giunti anche ad appaltare il servizio per 187 mila euro e ad approvare l’aggiudicazione definitiva. È stata pubblicata anche la determina con l’avviso per le famiglie, ma tutto è rimasto fermo perché il soggetto capofila ha scelto di assegnare l’edificio di asilo ad altre scuole».
Nello scorso mese di dicembre (verbale 7 del 28 dicembre, ancora non firmato dal sindaco di Amantea) «avevamo chiesto di dirottare su Cleto le somme del fondo ordinario di tutti i comuni per 117 mila euro, ma c’è stato un silenzio che di fatto è sinonimo di rifiuto. Ora questi soldi ritornano allo Stato».
E succederà la stessa cosa «per il 2024 se ci si ostina a non volere ragionare in termini di servizi d’infanzia distrettuali, per come sancito dal coordinamento dei sindaci con formali atti. Nel corso della riunione che si è tenuta presso la sede della Regione Calabria, alla quale avrebbe dovuto partecipare “solo” il sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino, abbiamo abbandonato i lavori a causa dell’ennesimo atteggiamento arrogante di un primo cittadino che evidentemente ritiene di essere non un sindaco, ma un padrone che vuole primeggiare senza se e senza ma sugli altri».
Un comportamento «inaccettabile, verso coloro, e lo ribadiamo, che hanno garantito in questi due anni e anche prima la sopravvivenza dell’Ambito. Ci rivolgiamo dunque a tutte le comunità interessate dell’Ats 3, spiegando alle famiglie che necessitano di aiuto e di assistenza che questa presa di coscienza è tesa a sostenere in tutto e per tutto le persone bisognose, allo stesso modo con parità di diritti e servizi, senza discriminazioni, dovendo essere l’unico requisito legittimante risiedere, o dimorare con giusti titoli, in uno dei nove comuni, non importa quale».
Infine: «Il rapporto di relazione tra i comuni affiliati all’Ambito deve estrinsecarsi lungo il cammino della collaborazione e non nell’idea di una linea di comando autoritaria e dispotica che nulla a che fare con lo spirito di servizio che l’Ambito stesso intende fornire. Incontreremo le comunità sabato 17 agosto alle ore 10.30 presso il Lido Azzurro, sul lungomare di Amantea, con il solo obiettivo di restituire la verità su quanto accaduto fino ad ora, tendendo nuovamente la mano se l’orientamento sarà paritario e convergente».
Il documento è stato firmato da: Luca Lepore (Aiello Calabro), Roberto Veltri (Belmonte Calabro), Gioacchino Lorelli (San Pietro in Amantea), Enzo Scanga (Lago), Antonio Cuglietta (Serra d’Aiello). Armando Bossio (Cleto). Giacinto Mannarino (Longobardi), Fortunato Rosario Barone (Fiumefreddo Bruzio)
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