AMANTEA (Cs) – Situazione insostenibile con bagarre politica all’interno della maggioranza e della minoranza del Comune di Amantea e, adesso, anche dell’Ambito 3.
Da quando si è insediato il sindaco Vincenzo Pellegrino – e le denunce in merito da parte di primi cittadini politici di opposizione, associazioni e semplici cittadini ne sono prova inconfutabile – sono state registrate spaccature insanabili in ogni settore e il tempo per la città di Amantea sembra essersi fermato: nessun nuovo progetto è stato portato a compimento, nessun vecchio progetto è stato ultimato, nessuna promessa fatta in campagna elettorale è stata portata a compimento.
Eppure c’è chi – ancora pochi però – continua a sostenere il gruppo sparuto di pellegriniani diventati bravi nel girare e rigirare la frittata a convenienza, soprattutto per quel che concerne proprio l’Ambito 3. Un esempio? Lo ha fornito chiaramente la consigliera di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Do Tanna che ricorda «quando il Comune di Amantea è stato in difficoltà proprio Pellegrino aveva chiesto aiuto agli altri sindaci dell’Ats di farsi avanti e, adesso, parla di scippo. Mah».
Ma, vediamo cos’altro denuncia la consigliera Di Tanna.
«Gli ultimi avvenimenti che hanno portato al Commissariamento dell’Ats n.3 Amantea sono ormai noti e ancor di più lo diventeranno di fronte alle dichiarazioni, peraltro già molto chiare sulla stampa, che i Sindaci degli otto Comuni che compongono, insieme ad Amantea, l’intero Ambito rilasceranno in una Conferenza Stampa pubblica per rimarcare quanto sia stato inadeguato sia l’atteggiamento con il quale, in questi due anni e mezzo, il sindaco Pellegrino ed i suoi rappresentanti hanno portato avanti le relazioni interistituzionali con gli altri sindaci, sia l’insufficiente competenza in materia di “atti di governance” che hanno dimostrato e che dovevano supportare l’azione ed il finanziamento di progettualità tese ad aiutare tutte quelle famiglie con situazioni di fragilità che risiedono nei diversi Comuni».
Ciò che lascia sgomenti «è che Amantea non solo ad oggi risulta un paese in situazione di difficoltà evidente in tutti i settori strategici, ma adesso si è reso evidente anche un suo isolamento nel contesto territoriale».
Di ieri anche «l’intervento del “deus ex machina” Gigino Socievole che, forse per il troppo sole preso in barca, si è rammaricato di non aver potuto fungere lui stesso da “moderatore” tra le parti, Sindaco di Amantea e gli altri otto Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale, ovviamente acriticamente a favore del caro amico belmontese».
E lo sfogo della consigliera va anche oltre: «Il “leader” di se stesso che ha effettivamente “Cambiato rotta” nella sua attività di rappresentante di una parte della minoranza, dal quale, oggi, neppure i suoi stessi elettori si sentono rappresentati, ha giustamente ricordato, che nella vicenda dell’assunzione delle Assistenti Sociali possibile per il miglioramento del funzionamento dell’Ats, la sottoscritta aveva richiamato il Sindaco di Amantea alla normativa vigente in merito alla gestione delle assunzioni in deroga, finanziate direttamente dal Ministero, perché lui stesso e l’assessore Osso avevano sostenuto di non essere in gradi e avevano chiesto alla Conferenza dei sindaci di trovare un altro Comune all’interno dell’Ats che le assumesse».
La Di Tanna aveva dichiarato e fatto mettere a verbale del Consiglio Comunale «che così si depotenziava il Comune Capofila senza alcun motivo adeguatamente motivato da richiami normativi, e si dava ad altro Comune un’opportunità invece utilissima e funzionale al nostro territorio che ha un numero maggiore di cittadini bisognosi degli interventi delle suddette professioniste».
La risposta fu che «“io ero ignorante, che non avevo capito granché del funzionamento del sistema assunzionale”, “che non capivo molto e che dovevo studiare” e il Sindaco di San Pietro ovviamente accettò subito la proposta del nostro. Il buon Gigino forse non ricorda che anche allora, con sufficienza nei confronti delle mie critiche e dei miei richiami alla necessità di azioni diverse da parte del Comune Capofila, diede ragione al Sindaco e il Comune di Amantea per un’occasion. E ora? Dà di nuovo ragione al Sindaco: allora anche qui vale “delle due, l’una”!! Si deve mettere d’accordo».
E, poi «il nostro sindaco, che con verbali della conferenza dei sindaci aveva demandato sue stesse prerogative agli altri, solo successivamente si rese conto dell’errore e cercò di tronare sui suoi passi. Da lì ed oltre sono iniziati i malumori all’interno delle relazioni tra primi cittadini dell’Ats».
«In soldoni, oggi si grida allo scippo del potere all’interno dell’Ats da parte degli altri Sindaci, quando non si è stati in grado di tenerselo. Amantea non è allo sbando solo in questa ultima vicenda».
E che dire dei Lavori Pubblici? «Grazie a quanto portato avanti dall’Assessore ai Lavori Pubblici Gagliardi, ad esempio, gli unici lavori effettuati sono quelli progettati dai Commissari Prefettizi…tutto ciò che doveva trasformare la nostra cittadina nel “nuovo soggetto” leader del nuovo corso politico, è tragicamente naufragato e gli orrori oltre che gli errori sono sotto gli occhi di tutti: Mario Gagliardi non ha risolto alcun problema, né l’orrore del cantiere delle scuole medie, né quello del centro storico, né quello della sede comunale nel centro storico, né quello del lungomare lato sud di Amantea, né di quello di Campora San Giovanni».
Senza dimenticare, poi, il settore Turismo? «Grazie a quanto fatto nel settore turistico, prima dal super delegato, al quale evidentemente, per essersi dimesso, non sono state garantiti i supporti necessari in un settore che doveva essere il fiore all’occhiello del nostro paese, assistiamo ad una delle peggiori stagioni turistiche».
Ad oggi peraltro «vediamo nascere soggetti improvvisati, “Amantea Ama”, che tentano di prendere il suo posto, senza alcuna fortuna, tanto che sia i commercianti che gli albergatori, ormai sempre più frequentemente, si lamentano di una stagione vuota e incapace di attrarre. Amantea deve avere il coraggio di reagire a questa indolente arroganza».
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