CATANZARO – E’ stato approvato, nei giorni scorsi, dalla Giunta regionale presieduta da Roberto Occhiuto, su proposta dell’assessore delegato, Gianluca Gallo, il calendario venatorio.

L’apertura della stagione è prevista per il 2 ottobre 2024, fatta eccezione per i corvidi, colombaccio e cinghiale, la caccia ai quali potrà essere esercitata anche nelle giornate dell’1, 7, 8, 11, 12 e 14 Settembre, esclusivamente in appostamento.

Dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025, invece, la caccia sarà consentita su tutto il territorio regionale per tre giorni la settimana, a scelta del cacciatore, fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, con l’esclusione del martedì e venerdì, giorni di silenzio venatorio.

La stagione venatoria 2024/2025 si aprirà con la conferma e l’estensione a tutte le specie del tesserino digitale elettronico, a seguito della positiva chiusura della fase di sperimentazione. In proposito, il dipartimento Agricoltura rende noto che per ottenere il tesserino digitale i cacciatori non dovranno produrre alcuna istanza né recarsi negli uffici del comune di residenza o dell’amministrazione regionale, essendo invece semplicemente sufficiente scaricare e installare sul proprio dispositivo mobile l’App Xcaccia e attivare l’opzione Tve.

«Anche ai fini dell’attivazione del Tve – è scritto in una nota – è, naturalmente, indispensabile che il cacciatore sia provvisto della documentazione prevista per legge e abbia effettuato i versamenti previsti per la stagione venatoria 2024/2025. Una volta attivato, il Tve sarà completamente sostitutivo del tesserino cartaceo e permetterà di registrare le battute di caccia e marcare i capi prelevati, anche con gps del telefono disattivato, poiché la caccia programmata non prevede geolocalizzazione».

I cacciatori che sceglieranno «di utilizzare la modalità del Tve saranno inoltre esonerati dal ritiro e dalla riconsegna del tesserino cartaceo per la campagna venatoria 2024/2025. Il Tve sarà, in ogni caso, obbligatorio per l’esercizio dell’attività venatoria relativa al prelievo della tortora selvatica e del moriglione».

Visto che, «con modifica dell’art. 18 della Legge n. 157/92, intervenuta dopo la trasmissione agli organi competenti delle richieste di parere sul calendario venatorio regionale, è stato disposto il prolungamento di un mese del periodo in cui è consentita la caccia al cinghiale, con successivo e distinto si provvederà ad integrare il calendario in vigore con la previsione del differimento al 30 gennaio 2025 del periodo in cui sarà consentita in Calabria la caccia al cinghiale» (ansa).