PAOLA (Cs) – Il gruppo consiliare “Grande Paola” punta il dito contro il consigliere Andrea Signorelli, soprattutto per la decisione assunta nell’ultimo consiglio comunale di abbandonare i lavori.
«Apprendiamo dai social che il movimento RBC, rappresentato nella massima assise cittadina dal consigliere Andrea Signorelli, dispensa suggerimenti sul concetto di Democrazia, dimenticandosi, probabilmente, l’alto concetto di verità e di rispetto, che mai dovrebbe venir meno», si legge nella nota stampa di “Grande Paola”.
«Ci duole, infatti, ricordare ai sostenitori di RBC – incalzano i componenti del gruppo consiliare – che proprio il loro rappresentante dovrebbe avere ben chiaro il concetto di Democrazia, perché chi parla artatamente durante la dichiarazione di voto, che non ammette replica, di cose che nulla hanno a che vedere con il punto che si sta trattando, è evidente che conosce ben poco di quel principio democratico tanto decantato».
Per non parlare «delle menzogne, che si accompagnano a dichiarazioni ufficiali, per le quali ci aspetteremmo delle scuse, non del vittimismo che lascia il tempo che trova, anche perché ci chiediamo, da quando in qua il voler ristabilire la verità dei fatti possa rappresentare una minaccia. E le bugie, allora, cosa sono?».
Ed è qui che «vorremmo consigliare ad Andrea Signorelli di studiare bene e meglio la differenza tra delibera di Giunta Comunale e ordinanza sindacale, poiché, nella sua arringa senza contraddittorio, si è permesso di affermare che l’assessore Focetola, che all’epoca dei fatti non gestiva la delega al Servizio Idrico Integrato, “facesse parte di quella Giunta comunale che aveva scelto una ben specifica ditta”».
Una dichiarazione «mendace, triste, che potrebbe assumere i connotati di una calunnia. Anche se è palese che ci siamo trovati di fronte al goffo tentativo di non far parlare un assessore comunale su un problema delicato quale la crisi idrica».
E non è un caso che, «proprio nell’affrontare il punto e l’argomento, la minoranza, compreso il consigliere Signorelli, abbia inteso abbandonare l’aula, tirandosi fuori dal confronto, cercando la polemica a tutti i costi e lo scontro politico. Una palese dimostrazione di quanto stia a cuore il problema idrico (???), ci verrebbe da dire».
Anche qui, probabilmente, «ci siamo trovati di fronte al tentativo di strumentalizzare una problematica seria e di cavalcare i disagi dei cittadini, al solo fine di dar contro all’Amministrazione comunale in carica, che pure ha parlato a viso aperto, senza nascondersi, informando, la comunità, sul duro lavoro che si sta portando avanti per risolvere l’emergenza idrica e per modernizzare ed efficientare una rete che faceva acqua da tutte le parti, tanto per rimanere in tema».
Ma la triste verità è che «alla minoranza, di risolvere le annose questioni che pesano sui nostri concittadini e che l’Amministrazione Politano ha ereditato e con responsabilità sta affrontando, non interessa nulla».
A loro, probabilmente, «interessa attaccare l’Amministrazione, come fossimo in una campagna elettorale continua e non possono esserci giustificazioni di fronte all’abbandono dell’aula del consiglio comunale».
Infine: «Noi, i problemi, siamo abituati ad affrontarli apertamente, altri scappano, come hanno sempre fatto d’altronde. Ma sappiamo bene che il tempo sarà galantuomo e che, alla fine, conteranno i fatti ed anche ciò che si è corretto rispetto al passato. Quello stesso passato di cui, tanti esponenti della minoranza hanno fatto parte e di cui, oggi, vorrebbero prendere le distanze, ignorando l’intelligenza e la memoria dei paolani».