Home Calabria Emergenza idrica, mancata convocazione consiglio comunale: minoranza scrive al prefetto

Emergenza idrica, mancata convocazione consiglio comunale: minoranza scrive al prefetto

Assemblea richiesta da oltre i due quinti dei consiglieri comunali in carica per discutere dell'emergenza idrica e dei «gravi disservizi causati da una gestione rovinosa del servizio medesimo: nessuna convocazione, con grave pregiudizio per i cittadini»

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La sede del Comune di Paola

PAOLA (Cs) – Mancata convocazione del Consiglio Comunale sull’emergenza idrica: scatta la richiesta di diffida al prefetto.

La minoranza, facendo seguito alla sua precedente nota in cui stigmatizzava la presunta inerzia del presidente del consiglio, si è ora determinata con una missiva avente ad oggetto “Mancata convocazione del Consiglio Comunale della Città di Paola ai sensi dell’art. 25, comma 1 e 2, del Regolamento del Consiglio Comunale. Diffida ad adempiere al Presidente del Consiglio, ai sensi dell’art.25, co.5, del Regolamento del Consiglio Comunale”.

I consiglieri comunali dei gruppi “Forza Paola Domani”, “Rete dei Beni Comuni”, “Paola Cuore Azzurro”, in particolare, ricostruiscono la vicenda.

«Premesso che, con nota del 22.07.2024, allegata alla presente, a firma di tutti i Consiglieri di Minoranza – sette su diciotto – veniva richiesto al Presidente del Consiglio Comunale di Paola CS di convocare un Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 25, co. 1 e 2, del Regolamento del Consiglio, con all’ordine del giorno l’emergenza idrica nel territorio del Comune di Paola;

considerato che il Presidente del Consiglio non ha inteso dare seguito alla richiesta ex art. 25, co. 1 e 2, del Regolamento che disciplina il funzionamento del Consiglio Comunale, per ragioni mai espresse e, quindi, sconosciute ai Consiglieri Comunali che con regolare sottoscrizione ne hanno fatto richiesta;

Considerato, inoltre, che nel corso del Consiglio Comunale del 12.08.2024, il Presidente del Consiglio ha inteso autorizzare, in via del tutto arbitraria, contro legge, una semplice comunicazione, senza possibilità di replica, sulla questione idrica, ad opera dell’Assessore Comunale al ramo, in assenza di preavviso ai Consiglieri Comunali nei termini e secondo le modalità previste dal Regolamento Co. Co. ex art. 41, co. 6, nonostante l’invito dei Consiglieri di minoranza, chiaramente rivolto al Presidente del Consiglio, a non autorizzare la trattazione, secondo modalità in contrasto con la normativa e con la volontà dei Consiglieri Comunali, che avevano sottoscritto la precedente richiesta di convocazione ai sensi dell’art. 25, co. 1 e 2, del Regolamento;

considerato che, a tutt’oggi, il Consiglio Comunale, richiesto da oltre i due quinti dei Consiglieri Comunali in carica, con all’ordine del giorno la questione dell’emergenza idrica e dei gravi disservizi causati da una gestione rovinosa del servizio medesimo, non è stato convocato, con grave pregiudizio per i cittadini;

tanto premesso e considerato, con la presente i Consiglieri Comunali sottoscrittori e per come di seguito elencati, esattamente in numero di sette su diciotto, diffidano il Presidente del Consiglio Comunale pt. di Paola, dott. Mattia Marzullo, a convocare aî sensi dell’art. 25, co. 5, il Consiglio Comunale della Città di Paola CS per la trattazione del seguente ordine del giorno: Emergenza idrica nel territorio del Comune di Paola e analisi delle cause dei diffusi e gravi disservizi. Ciò 21 fine di rendere pienamente consapevole la Città circa le cause, gli interventi realizzati e su come si intenda operare per superare l’emergenza.

Il Presidente del Consiglio, di qualunque Città, avrebbe il dovere di rispettare il Regolamento che disciplina il funzionamento del Consiglio Comunale e di svolgere la sua funzione in modo imparziale, quale garante super partes dei diritti, sia del Gruppi presenti in Consiglio, che dei singoli Consiglieri Comunali.

D’altronde, non è la prima volta che il Presidente, Dott. M. Marzullo, disattende le richieste dei Consiglieri Comunali di minoranza. Naturalmente alla presente diffida, ex art. 25, co. 5, del Regolamento, in caso di inadempimento, seguirà richiesta di dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio e richiesta di convocazione della massima assise comunale al Prefetto della Provincia di Cosenza».