CETRARO (Cs) – Il cantante neomelodico calabrese che inneggia ai clan, Salvatore Benincasa, si esibirà a Cetraro il 20 agosto, lo stesso giorno in cui sarà proiettato, nella città del porto, il docufilm sull’omicidio di Giannino Losardo, vittima innocente di mafia, ucciso dalla ‘ndrangheta cetrarese.
Un fatto che ha dell’incredibile. E, purtroppo, v’è pure dell’altro. L’artista si esibirà nel campetto di calcio di proprietà di una parrocchia, gestito dalla associazione Aps che ha organizzato l’evento musicale “Delizie sotto le stelle”.
Anche se qui, purtroppo, di “delizioso” sembra non esserci nulla. Tutt’altro.
Smacco, doppio smacco, triplo smacco, avrebbe esclamato quel famoso comico italiano.
Se, infatti, i concerti di Benincasa vengono cancellati finanche nel suo paese natale (vedi Rocca di Neto, in provincia di Crotone, il 3 maggio scorso), a Cetraro, dove è peraltro presente una delle più potenti cosche di ‘ndrangheta calabresi, sembrano essere un po’ tutti distratti.
A Rocca di Neto, nell’ambito dei festeggiamenti civili e religiosi in onore della Madonna delle Setteporte, il comitato di cittadini che organizza la festa dedicata alla Patrona, su input del questore di Crotone Marco Giambra, aveva infatti annullato il concerto.
E ciò in quanto i testi di canzoni scritte da Benincasa “simpatizzano con i disvalori legati al mondo criminale e inneggiano ai boss”.
La motivazione è che il neomelodico propone brani dai titoli piuttosto espliciti come “Figghiolu ‘i ‘ndrangheta’”, “Latitanti” e “Pe’ i carcerati”.
In riferimento, poi, a un altro concerto (Teggiano, Salerno) citato questa mattina, si precisa – a rettifica – che quest’altro annullamento riguardava l’evento di un diverso cantante neomelodico, e non di Benincasa.
