Home Calabria Disservizio idrico e incarichi diretti, minoranza paolana (compatta) all’attacco

Disservizio idrico e incarichi diretti, minoranza paolana (compatta) all’attacco

Critica al gruppo Politano sia per le dimissioni dell'ennesimo assessore (il quarto negli ultimi due anni) e sia per l'incarico diretto affidato all'esterno per un valore di 150.000 euro per attività di pubblicizzazione del Progetto del Porto

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Marzullo, Politano e il dimissionario Filella

PAOLA (Cs) – La minoranza consiliare di Paola, compatta, fa quadrato attorno ai propri rappresentanti, in primis il consigliere comunale Andrea Signorelli, oggetto di critiche e minaccia di querela da parte di esponenti di maggioranza in relazione alla vicenda del disservizio idrico. E non solo.

Le opposizioni consiliari di Paola, dopo aver bacchettato il presidente del consiglio e l’assessore comunale al ramo per una replica in consiglio comunale non prevista, criticano ferocemente il gruppo Politano sia per le dimissioni dell’ennesimo assessore (il quarto negli ultimi due anni), Pasquale Filella, e sia per l’incarico diretto affidato all’esterno per un valore di 150.000 euro per attività di pubblicizzazione del Progetto del Porto.

«Ancora una volta siamo stati costretti a sottolineare il comportamento di parte e arrogante di un Presidente del Consiglio che pensa di poter decidere d’imperio senza tenere in considerazione le regole fondamentali di funzionamento delle adunanze consiliari e, ancor di più, con un atteggiamento a dir poco dittatoriale che più volte si è palesato attraverso l’utilizzo della locuzione “Decido io”.

Una frase infelice che mette a nudo le modalità di direzione della pubblica assiste che nulla hanno a che vedere con i luoghi di rappresentanza democratica.

Un comportamento che nella nostra qualità di Consiglieri di minoranza abbiamo già sottolineato informando anche il Prefetto circa la mancata imparzialità del Presidente ed il rispetto delle richieste provenienti dai Consiglieri di minoranza in merito a questioni di interesse generale e di estrema importanza per la nostra comunità.

Un modo di fare che si è rivelato ancor più disarmante durante l’ultimo Consiglio Comunale, momento in cui il Presidente ha inteso autorizzare in via del tutto arbitraria la relazione dell’Assessore Focetola su un argomento non inserito all’ODG ed avvenuta in violazione dell’art 41 comma 6 e 7 del Regolamento, senza l’approvazione del Consiglio Comunale.

Una relazione in cui l’Assessore al ramo ha omesso di dire che sono trascorsi ben 2 anni dal loro insediamento e che fino ad oggi nulla è stato fatto per arginare l’emergenza idrica, se non riprendere il lavoro e le relazioni prodotte da altri, dimenticando, peraltro, che lui stesso ha già amministrato in precedenza senza raggiungere considerevoli risultati, anzi accumulando notevoli ritardi anche nella gestione delle politiche sociali.

Un operato vista la sua presenza in giunta che è stato contraddistinto da scelte scellerate quali quella di affidare il servizio alla Lao Pools, azienda poi colpita da interdittiva antimafia.

Una puntualizzazione che ha portato l’Assessore ed il suo Gruppo Consiliare di appartenenza “Grande Paola” a puntare subito il dito accusando, come del resto già capitato ai Consiglieri Comunali di minoranza, di strumentalizzazioni politiche e sabotaggi, omettendo di dire la verità sui fatti e travisando le intenzioni delle richieste formulate.

Uno scenario in cui si richiama al senso di responsabilità, ma di fatto si scaricano responsabilità in modo maldestro per nascondere la mancanza di risultati amministrativi in ogni campo, mentre si registrano continue defezioni in maggioranza, sintomatiche di un modo di fare tutt’altro che trasparente e tendente alla mistificazione della realtà al solo fine di denigrare in ogni modo la minoranza o addirittura di minacciarla di promuovere azioni legali fondate sul nulla.

Una maggioranza che in consiglio non prende la parola ad eccezione di qualcuno che interviene per difendere propri congiunti o peggio solo per assumere posizioni favorevoli solo dopo aver ottenuto incarichi e visibilità in giunta.

Una maggioranza che ha visto le dimissioni di ben 4 assessori in momento delicato e decisivo per la vita dell’ente anche dal punto di vista economico finanziario in cui si registra celerità solo negli affidamenti, circostanze che ci riserviamo di condividere con la cittadinanza nella sedi opportune, ivi comprese quelle sulla legittimità e la velocità con cui si affidano incarichi e servizi per un valore di 150.000 euro per attività di pubblicizzazione del Progetto del Porto, affidamenti diretti che non ci appaiono assolutamente congrui e soprattutto commisurati alle attività svolte».