Andrea Filella e Maria Concetta Carnevale

FUSCALDO (Cs) – I consiglieri comunali di minoranza del gruppo “Il futuro che vogliamo”, Andrea Filella e Maria Concetta Carnevale, in relazioni alle gravi problematiche insistenti sul territorio, soprattutto igienico sanitarie, hanno richiesto l’intervento del Prefetto di Cosenza. 

«L’elevato grado di disagio sociale manifestatoci insistentemente dai nostri concittadini fuscaldesi, in relazione alle condizioni igienico-sanitarie di alcune aree del territorio che nel corso del mandato dell’attuale amministrazione sono diventate critiche», è la denuncia dei due consiglieri.

In particolare: «nelle aree periferiche si registrano notevoli difficoltà a causa di carenza idrica, che costringe alla turnazione dell’erogazione del servizio, non opportunamente comunicata alla popolazione e inosservata in termini di orari; le tempistiche della raccolta dei rifiuti solidi urbani, anch’esse non attualmente rispettate; gli sversamenti sospetti di liquami fognari che attraverso il torrente Mercaudo raggiungono la zona lungomare “San Francesco” (lato nord), il tutto si unisce ad un presunto malfunzionamento delle pompe di sollevamento di via Margellina (zona Marina)».

Il ruolo di Consiglieri Comunali di minoranza del Comune di Fuscaldo «ci impone di richiamare la Sua attenzione su tali vicissitudini di non poco conto».

La città vive «un clima di preoccupante malcontento dovuto all’incuria e allo stato di abbandono in cui sono state relegate diverse zone a causa dell’inerzia dell’amministrazione comunale. Non passa giorno che la popolazione non ci contatti per denunciare una profonda sensazione di disagio collettivo diffuso».

Intere zone «risultano private di rifornimento idrico da svariati giorni, cumuli di immondizia giacciono a bordo delle strade periferiche e, purtroppo, anche di quelle principali e più trafficate; si stigmatizzano qui anche problematiche di igiene pubblica a causa di odori nauseabondi che invadono le strade cittadine, causate dal percolato fuoriuscito dai sacchi depositati dappertutto a causa dell’assenza di controlli».

In qualità di Consiglieri comunali di minoranza, «al fine di non acuire il crescente disagio sociale in atto e per riportare alla calma gli animi di una popolazione oramai indignata ma soprattutto sfiancata da una gestione cosi approssimativa e menefreghista, abbiamo mantenuto sino ad oggi sobrietà e silenzio, anche per evitare che la breve stagione turistica venisse compromessa da queste gravi problematiche. Tuttavia la misura è colma».

L’intera minoranza consiliare «ha ripetutamente denunciato i fatti sopra descritti attraverso tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione, ma le svariate richieste, le interrogazioni, gli interventi in Consiglio comunale sono stati costantemente disattesi da una Amministrazione comunale sorda e in evidente difficoltà a gestire situazioni anche di ordinaria amministrazione».

Essendo questo «il terzo anno di mandato di una gestione ormai impantanata in tali problematiche, non si prospetta altro che un quadro sociale decisamente allarmante facendoci interpreti di questa delicata situazione chiediamo il Suo autorevole intervento in qualità di massimo responsabile delle Istituzioni del nostro territorio, al fine di arginare una situazione pronta a mutare rapidamente in un conflitto sociale di difficile gestione».

Infine: «La popolazione sta vivendo da tempo condizioni di gravi disagi sociali, sanitari, ambientali, come accade da tre anni a questa parte nel periodo estivo, e sembra non esserci una via d’uscita, tesa a garantire un vivere civile e condizioni di assoluta normalità Le negligenze di una classe politica, incapace di risolvere anche problematiche di minimo rilievo, non possono e non debbono ricadere su una intera collettività».