REGGIO CALABRIA – «Ho inoltrato interrogazione a risposta scritta al presidente della giunta Regionale, Roberto Occhiuto, sul caso della sulla mancata assunzione dei medici specializzandi vincitori del concorso per 145 posti di Dirigente Medico – Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza. Il controsenso che vorrei fosse chiarito da Occhiuto, nella sua qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, è questo: come mai in tutte le regioni d’Italia si sta sfruttando appieno il “Decreto Calabria”, che ha normato la possibilità per i medici specializzandi di essere assunti, soprattutto nei Pronto Soccorso, così da sopperire alla mancanza di medici degli ultimi anni, tranne che in Calabria?».

Questo l’intervento del consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise.

Indicativo il caso «del concorso pubblico indetto a settembre del 2023 che doveva andare a coprire il fabbisogno di Dirigenti Medici comunicato dalle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per la disciplina di Medicina d’Emergenza-Urgenza: 54 ASP Catanzaro, 25 ASP Cosenza, 23 ASP Reggio Calabria, 13 ASP Vibo Valentia, 11 ASP Crotone, 7 AO Cosenza, 6 AOU Dulbecco, 6 GOM Reggio Calabria».

Ebbene: «Dopo le prove e non molto tempo dopo la pubblicazione della graduatoria, i medici specialisti sono stati assunti, anche se in realtà si tratta solo di stabilizzazioni in quanto i suddetti medici prestavano già servizio per le varie Aziende ma con contratti precari. Diversa invece la situazione per gli specializzandi che a maggio 2024 vengono convocati per la visita dal medico competente per l’idoneità al lavoro. Successivamente l’ASP di Catanzaro invia una richiesta di nulla osta all’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro per poter procedere alle assunzioni. A inizio luglio, però, è arrivato il diniego all’assunzione dei 30 medici specializzandi da parte degli affari generali dell’Università Magna Graecia».

Così come già avvenuto «per un precedente concorso bandito dall’Asp di Cosenza, anche questo concorso dell’Asp di Catanzaro ha visto la partecipazione, nella graduatoria riservata ai medici specialisti, di medici convenzionati, operatori del 118 che svolgono l’attività in regime di convenzione e non di dipendenza con le aziende sanitarie provinciali. Si tratta di medici che già svolgono i turni in ambulanza e nelle postazioni territoriali d’emergenza e che, attraverso il concorso, hanno conquistato l’agognato contratto di dirigenza medica. Il risultato, però, è che l’agonizzante area di emergenza-urgenza calabrese non ha avuto alcuna unità di personale aggiuntiva rispetto all’esistente».

In questo caso «e nonostante i 145 posti messi a bando, al momento non si è riusciti ad aggiungere in pianta organica una sola unità in più di personale medico da destinare al servizio territoriale dei Pronto Soccorso ospedalieri e del 118 e l’area dell’emergenza-urgenza calabrese, tra stabilizzazioni di medici che già operavano come convenzionati e specializzandi che pur vincendo un concorso non vengono assunti, resta, ancora una volta, sotto organico».

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