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«Maria Rosaria Boccia mi fu presentata dalla deputata della Lega Simona Loizzo»

C'è anche un riferimento alla Calabria nello scandalo che ha minato la stabilità del governo Meloni, portando il ministro Gennario Sangiuliano alle dimissioni. E' la cosentina Simona Loizzo

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COSENZA – Un “attestato di docenza” firmato dal professore D’Andrea: «Maria Rosaria Boccia mi fu presentata dalla deputata della Lega Simona Loizzo».

C’è anche un riferimento alla Calabria nello scandalo che ha minato recentemente la stabilità del governo Meloni, portando il ministro alla cultura Gennario Sangiuliano alle dimissioni.

Simona Loizzo, deputata leghista calabrese, avrebbe – secondo una intervista apparsa su Repubblica – presentato l’imprenditrice di Pompei a Francesco D’Andrea, ordinario di Chirurgia plastica e direttore del master della università Federico II; ateneo dove l’ex amante del dimissionario Sangiuliano aspirava a insegnare.

Un insegnamento «mai perfezionato», chiarisce il professore a Repubblica, che avrebbe comunque consentito a Boccia di completare il suo curriculum col titolo di prof.

Esiste, infatti, una la lettera che annuncia la partecipazione della donna come professore al master di II livello (quello cui possono accedere i laureati con laurea magistrale) in Chirurgia estetica, ma pur avendo ricevuto tale attestato per l’anno accademico 2024-2025, la realtà dei fatti sembra essere diversa.

A svelare i retroscena – raccolti da Repubblica – è lo stesso Francesco D’Andrea, ordinario di Chirurgia plastica e direttore del master in questione. D’Andrea conferma di aver firmato una lettera che certificava la presenza di Boccia come docente, ma ammette che si è trattato di un errore di leggerezza.

«Mi assumo la responsabilità della firma, ma quel documento non ha valore ufficiale», chiarisce il professore, spiegando che non è mai stato protocollato né convalidato dalle autorità accademiche.

«Non c’è traccia di Boccia tra i docenti ufficialmente registrati presso l’università. A quell’attestato non è seguito alcun incarico», spiega a Repubblica.

Secondo D’Andrea la vicenda ha origine dall’intervento dell’onorevole Simona Loizzo, deputata della Lega, che gli aveva presentato Boccia. Entrambe presiedevano l’intergruppo parlamentare sulla Medicina estetica e la bellezza, creato a inizio 2023, nel quale D’Andrea ricopriva la presidenza del Comitato tecnico-scientifico.

Il professore, forse influenzato da questa collaborazione, aveva accolto la richiesta di Boccia di partecipare al master. Nonostante la mancanza di una formalizzazione ufficiale, Boccia ha tenuto un intervento durante la giornata inaugurale del master nell’anno accademico 2023-2024.

Sui suoi canali social, ha descritto la lezione incentrata su temi come la comunicazione nel settore sanitario, la gestione e la leadership. Questo episodio ha alimentato ulteriori dubbi sulla reale natura del suo ruolo.

Maria Rosaria Boccia, dunque, era talmente bene integrata nel centrodestra che, oltre ad avere le porte aperte un po’ ovunque grazie a Sangiuliano, conosceva finanche la calabrese Simona Loizzo, che – a quanto pare – l’avrebbe presentata (o sponsorizzata?) al direttore del master.

L’onorevole Simona Loizzo, dal canto suo, smentisce tale versione dei fatti: https://www.calabriainchieste.it/2024/09/09/simona-loizzo-mai-incontrato-dandrea-ne-tantomeno-ho-presentato-a-lui-boccia/

Il docente assieme a Boccia (foto Repubblica)