COSENZA – «Siamo lieti di apprendere che l’enorme massa debitoria del Comune di Cosenza, sempre agitata come uno spauracchio dal sindaco Franz Caruso, non era poi così ingente se la «Festa dell’Unità» organizzata dal PD cittadino potrà svolgersi senza il pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico».
Così in una nota i consiglieri comunali di opposizione Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Luberto, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro.
«I “compagnucci della parrocchietta”, per tutta la durata della loro manifestazione, ben quattro giorni, saranno i primi beneficiari della raggiunta floridezza delle casse comunali perché hanno chiesto e ottenuto dal Sindaco di non sborsare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico», attacca l’opposizione in una nota.
E ancora: «Una cospicua metratura quella di Largo Carratelli, luogo di svolgimento dei festeggiamenti piddini, che avrebbe fruttato alle “tasche” del Comune una non irrilevante entrata economica se alla domanda di concessione di quello spazio fosse seguito il regolare versamento del tributo.
Ma il Sindaco, si sa, si intenerisce facilmente quando si tratta dei propri amici, soprattutto quando si tratta del Partito Democratico. E chi se ne importa se agli esercenti delle attività commerciali cosentine è stata imposta una maggiorazione del canone di occupazione degli spazi che vengono occupati per la loro attività lavorativa, con buona pace anche di tutte quelle associazioni, non solo partitiche, che hanno sempre versato il ticket stabilito dal regolamento comunale per fruire sia del suolo che degli spazi comunali al chiuso, come teatri e quant’altro di pertinenza del Comune. Mica sono del PD!
Il favoritismo messo in atto dal Sindaco Caruso è grave perché tradisce un atteggiamento padronale rispetto ai beni pubblici applicando una scontistica anzi, in questo caso, una vera e propria gratuità, per la fruizione di quei beni solo ai propri sodali di maggioranza in giunta i quali, al contrario, dovrebbero dare l’esempio di come si pratica la buona amministrazione in tempi di dissesto finanziario.
E nonostante sappiamo bene che a questa nota seguirà la solita risposta da «asilo Mariuccia» – “ma anche voi del centrodestra quando governavate avete fatto” – con a seguire l’elenco delle presunte parzialità messe in atto dalla nostra parte politica, il dato di realtà resta ed è grave: basta essere iscritti al Partito Democratico per ottenere quel che si vuole, soprattutto quando si tratta di non contribuire al buon andamento dell’economia cittadina.
Confermando ancora una volta il metodo di questa amministrazione che continua ad applicare due pesi e due misure.
Le tasse? Ai cittadini! Al PD? Le esenzioni. «È la sinistra, bellezza!».