VIBO VALENTIA – Si è concluso due condanne, un patteggiamento e un assoluzione il processo con rito abbreviato a carico di 4 imputati accusati, a vario titolo, di sequestro di persona, detenzione e porto illegale di armi, rapina e lesioni con l’aggravante della crudeltà.

Si tratta di: Annalisa Santaguida, 42 anni, e del figlio Giulio Simonetta, 20 anni, di Portosalvo (frazione di Vibo) condannati alla pena di 4 anni e 6 mesi ciascuno. Entrambi si trovano agli arresti domiciliari.

Un terzo imputato, Giovanni Carnovale, 25 anni, di Stefanaconi, ha invece patteggiato la pena a 2 anni, 11 mesi e 10 giorni. Giulio Simonetta, infine, è stato assolto dal reato di detenzione illegale di una pistola.

Vittima del sequestro un 36enne di Mileto attirato in una trappola dalla Santaguida che, dopo averlo conosciuto su Facebook e invitato a casa sua per passare la serata, l’ha aggredito con un bastone con l’aiuto del figlio.

La vittima è stata poi legata ad una sedia, picchiata e seviziata con un’arma da taglio per costringerla a rivelare le password del bancomat e consegnare le chiavi di casa. Carnovale avrebbe quindi raggiunto l’abitazione della vittima a Mileto portando via 2.500 euro in contanti mentre dalla banca sono stati prelevati 400 euro dal conto della vittima che, una volta liberata, è stata trovata in strada in stato confusionale dai carabinieri ai quali ha raccontato l’accaduto.