CETRARO (Cs) – Nella suggestiva cornice del giardino di Palazzo del Trono a Cetraro si è tenuto mercoledì, il terzo appuntamento dell’anno del progetto del gruppo giovani dell’Oratorio San Benedetto Abate: “Costruttori di Bellezza”
Tema della serata: “L’accoglienza della prossimità e della cura nei confronti di chi vive qualsiasi forma di disagio umano e sociale”.
La testimonianza di Padre Carmelo Di Giovanni autore del libro “Una porta aperta” ha permesso di accedere un focus sul fenomeno della tossicodipendenza, del processo migratorio nei paesi esteri, del rapporto con chi spesso è messo ai margini della società per qualsiasi esperienza che purtroppo la vito lo ha segnato, nell’importanza di avere dei punti di riferimento per essere accompagnati in un processo di rinascita.
La serata, condotta da due giovani dell’oratorio Paola Pettenati e Federica Russo, si è svolta in un piacevole dialogo con l’ospite, allietato da brani strumentali eseguiti dal maestro Andrea Guaglianone e Gaia Pasqua e dalla soave voce del soprano Antonella Leporini. Come sempre, si sono voluti mettere in risalto i tanti talenti che contribuiscono a costruire bellezza nella comunità.
Padre Carmelo, che per più di 40 anni ha svolto il suo ministero nella carceri di Londra, richiamando l’icona evangelica del buon samaritano, ha testimoniato come spesse volte sia difficile appropriarsi alla fragilità umana, come si registrano dei fallimenti sentendosi inermi dinnanzi alla morte, ma tutto è compensato dalla forza del Vangelo e dal Cristo Crocifisso.
La sua amicizia con Madre Teresa di Calcutta gli ha permesso di incontrare il volto di Cristo nei poveri tra i poveri.
«Una serata arricchente di umanità e spiritualità – affermato il parroco don Francesco Lauria, invitando i presenti ad avere cura dei rapporti personali per crescere insieme nella comunità, tenendo sempre lo sguardo fissa sul Vangelo
La pedagogia di Cristo è stata quella dell’incontro e della relazione umana e da questa occorre ripartire, per continuare il viaggio della nostra vita ed essere costruttori di bellezza».