CETRARO (Cs) – Revocata, dal Tribunale di Paola la misura cautelare, per detenzione di arma, del divieto di dimora nella Provincia di Cosenza per il cetrarese Vincenzo Bufanio, 34 anni, che tornato è completamente libero, in accoglimento della richiesta del difensore, avvocato Marco Bianco.
L’uomo, era stato arrestato nel mese di luglio dopo che durante una perquisizione per la ricerca di armi, svolta con estrema minuzia dei Carabinieri di Cetraro, con l’aiuto dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria” di Vibo Valentia, era stata trovata, abilmente nascosta nel muro del bagno di casa di Bufanio, una penna – pistola perfettamente funzionante e pronta all’uso.
L’arma clandestina, prodotta artigianalmente e celata in altro oggetto, con le fattezze e dimensioni di una penna biro, è particolarmente facile da occultare, ma altrettanto offensiva e pericolosa per le persone, soprattutto poiché rinvenuta con un proiettile Cal. 22 compatibile con la penna – pistola.
All’udienza di convalida del trentaquattrenne il pubblico ministero aveva chiesto per Bufanio l’arresto, ma il gip aveva deciso il divieto di dimora in tutta la Provincia di Cosenza.
Il cetrarese è anche indagato unitamente ad altri soggetti, perché nella notte del 23 giugno 2022, a Cetraro, si sarebbe impossessato di tre telecamere di videosorveglianza installate dall’amministrazione comunale in Piazza del Popolo.
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