REGGIO CALABRIA – 400 ettari bruciati e 9 famiglie evacuate. Questi i numeri del terribile incendio che, nella serata di ieri, ha messo in pericolo l’abitato di Palizzi Marina, il comune più a sud della penisola.
Il fronte incendiario, di cui si ipotizza la probabile natura dolosa, è partito già dalle prime ore del pomeriggio tra le località Giandone e Rocchette. La natura impervia dei crinali ha reso sin da subito complicato l’intervento via terra, tentato dai volontari della Protezione Civile Arcipesca FISA, dai Vigili del Fuoco e dalle squadre di Azienda Calabria Verde, rendendo necessario la chiamata dei canadair. I mezzi aerei, purtroppo, a causa delle condizioni meteorologiche, non sono potuti intervenire.
È stato proprio il fattore vento a giocare, sin da subito, un ruolo maledettamente strategico nella propagazione delle fiamme che, a sera, sono diventate incontrollabili. Scattato l’allarme già in serata, il Sindaco Umberto Felice Nocera – che poi, per tutta la notte, ha presidiato la situazione facendo la spola, con la giunta, dall’area degli incendi alla sede municipale per gli adempimenti di legge indispensabili in queste situazioni – ha richiesto l’intervento di mezzi di soccorso e delle Forze dell’Ordine. Il fuoco era troppo vicino alle case e il vento spingeva le fiamme proprio verso di esse.
Ad intervenire, unitamente ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile e alle squadre di Azienda Calabria Verde, sono stati la Polizia di Stato del Commissariato di Condofuri e i Carabinieri di Bianco. A dirigere le operazioni di emergenza, direttamente sul posto, il Commissario Luceri. Visto l’aggravarsi della situazione, alle ore 22. 00 le Forze dell’Ordine hanno dovuto procedere all’evacuazione di nove nuclei familiari, le cui abitazioni erano minacciate dall’incedere del fronte incendiario. Le famiglie hanno potuto fare rientro nelle proprie dimore solo nella notte.
Se dagli abitati di Rocchette e Castellano l’immagine del fuoco era terrificante, ciò che si poteva vedere dalla frazione di Giandone era uno scenario letteralmente apocalittico. Centinaia e centinaia di metri lineari di fuoco hanno invaso e distrutto intere colline. Sono oltre quattrocento gli ettari andati in fumo questa notte, che si sommano agli oltre trecento già bruciati solo un paio di giorni fa in un incendio divampato poco più a nord. Secondo quanto appreso, le fiamme avrebbero danneggiato anche alcune coltivazioni di bergamotto e decimato alcuni allevamenti di bestiame. Perdite che si sommano al terribile disastro naturale che il fuoco si è lasciato alle spalle, anche a causa della terribile siccità che affligge da oltre un anno questi territori.
«L’incendio di oggi, unitamente a quello di due giorni fa, è una vera e propria ferita per tutta la comunità di Palizzi – ha affermato il Sindaco Nocera. – Grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile e dei soccorsi intervenuti si è potuto evitare il peggio». Ma il futuro non è roseo: si dovrà fare i conti, con l’arrivo dell’inverno, con il rischio di dissesto idrogeologico che, a causa degli incendi, aumenta significativamente, poiché la mancanza di copertura vegetale rende il terreno più vulnerabile all’erosione e alle frane (il reggino).