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Cade nel vuoto l’appello del sindaco alle minoranze su unità e senso di responsabilità

Per Azione, Cetraro Attiva, Psi, Progetto sviluppo e Italia Viva «non ci sono le condizioni per dar seguito all'appello del primo cittadino»

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CETRARO (Cs) – «Allo stato non sussistono le condizioni per dar seguito all’appello».

Così i gruppi consiliari di minoranza del Comune di Cetraro, Azione, Cetraro Attiva, Psi, Progetto sviluppo e Italia Viva, rispettivamente rappresentati dai consiglieri: Giuseppe Aieta, Giovanni Rossi, Angelo Aita, Benedetta Saulo e Massimiliano Vaccaro, liquidano il sindaco Ermanno Cennamo.

Il suo “appello all’unità e al senso di responsabilità” finalizzato ad ottenere il sostegno per il prosieguo dell’attuale amministrazione fino alla naturale conclusione della consiliatura è caduto nel vuoto.

Una posizione, quella degli anzidetti gruppi di minoranza che arriva, dopo diverso tempo, da quella della consigliera di minoranza Lorena Matta, (Dc) contraria ad ogni possibilità di accordo.

 Nella missiva, inviata al primo cittadino e per conoscenza anche al segretario del Pd (stesso partito del sindaco) Gaetano Bencivinni, i gruppi politici di minoranza Azione, Cetraro Attiva, Psi, Progetto sviluppo e Italia Viva, fanno sapere di aver «attentamente analizzato e discusso l’appello avanzato dal sindaco relativamente ad un eventuale accordo politico-amministrativo.

Pur apprezzando la qualità della proposta e le parole di riconoscimento espresse dal sindaco verso le forze di minoranza, per la responsabilità e l’atteggiamento costruttivo dimostrato nei mesi della sua assenza, dalla discussione, approfondita e sofferta, è emerso che allo stato non sussistono le condizioni per dar seguito all’appello».

Nonostante la decisione assunta i cinque gruppi consiliari di minoranza  «riconoscono al sindaco il senso di responsabilità verso la città che emerge dall’ultimo appello lanciato alle forze di minoranze e ne apprezzano l’esigenza di voler restituire dignità e centralità alla politica, auspicando che tale principio possa divenire patrimonio comune per una nuova stagione politica».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it