Home Calabria Nuovo ospedale ad Arcavacata, Ciacco pungola Occhiuto con domande a raffica

Nuovo ospedale ad Arcavacata, Ciacco pungola Occhiuto con domande a raffica

Il consigliere comunale e Provinciale di Cosenza pone una serie di quesiti a Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in tema di nuovo ospedale della Città di Cosenza

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Il consigliere Giuseppe Ciacco

COSENZA – Giuseppe Ciacco, consigliere comunale e Provinciale di Cosenza pone una serie di quesiti a Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in tema di nuovo ospedale della Città di Cosenza.
Ciò in quanto, all’Unical, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, Occhiuto ha detto che la nuova struttura sorgerà ad Arcavacata.
A questo punto Ciacco chiede: «Ma lo studio di fattibilità, affidato, a seguito del decreto golpista del 26 giugno 2023, alla Cooprogetti S.c.a.r.l. è stato ultimato? E, se è stato ultimato, è stato depositato? E, se è stato ultimato e depositato, perché non è stato reso noto? E se è stato ultimato, quale sito ha prescelto lo studio di fattibilità? Ma, se invece, non è stato ultimato, da dove è spuntato il suo annuncio?», sono i quesiti di Ciacco.
Che aggiunge: «Ma se la scelta del sito doveva scaturire, esclusivamente, dalla sua onnipotenza imperiale e dittatoriale, c’era bisogno, allora, di commissionare un altro farsesco studio di fattibilità? C’era bisogno di dilapidare, in perfetta stile dinastico, altro denaro pubblico?»
E un’altra domanda ancora: «L’Unical, nel caso in cui nell’area selezionata dovessero insistere terreni di sua proprietà, rinuncerà, in uno spirito di proficua e armoniosa alleanza istituzionale, alle indennità di esproprio?
E quanto costerà indennizzare quei nuclei familiari, titolari dei terreni, ricadenti nell’area prescelta? Insomma, signor imperatore-dittatore perpetuo, ad Arcavacata, in una cornice di partenariato pubblico-privato, si profila un bel business?»
Poi conclude: «Ogni qualvolta c’è odore di business, dietro l’angolo, minacciose, incombono le congiure di palazzo. Metaforicamente, le idi di marzo docent!