Tribunale di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Quasi 120 anni di carcere: è quanto ha chiesto il pm della Dda di Reggio Calabria, Giovanni Calamita, al termine della requisitoria del processo nato dall’inchiesta “Malea”, celebrato con rito abbreviato.

In particolare le richieste riguardano: 20 anni per Damiano Abbate; 16 anni e 8 mesi per Salvatore Nicodemo Abbate; 20 anni per Isidoro Callà; 15 anni per Ferdinando Cimino; 8 anni per Fabrizio D’Alessandra; 18 anni Nicodemo Deciso e 20 anni, infine, per Rodolfo Scali.

Il pm ha inoltre chiesto l’assoluzione per Raffaele Romeo. Calamita, che a breve lascerà la Dda reggina per trasferirsi alla Procura di Bari, ha sottolineato l’importanza delle prove raccolte nel corso dell’indagine.

Durante la requisitoria, il pm ha ricostruito i risultati dell’inchiesta “Malea” – dal nome antico di Mammola – condotta dalla Squadra Mobile, che grazie a numerose intercettazioni ha documentato l’esistenza dei presunti vertici e membri della “locale di ‘ndrangheta di Mammola”. L’organizzazione sarebbe stata in grado di controllare il territorio attraverso attività estorsive, condizionando l’imprenditoria, soprattutto nel settore boschivo, e finanziandosi anche tramite la produzione e il traffico di sostanze stupefacenti.