CATANZARO – La situazione in cui versa la Sanità calabrese è a dir poco disastrosa. Una conferma giunge dai dati rivelati dal componente la direzione nazionale Pd Carlo Guccione: «L’emigrazione sanitaria ha raggiunto 294 milioni di euro».
Cifre pazzesche che non incassa la Calabria ma le altre regioni del nord. Senza considerare gli innumerevoli disagi provocati a chi già deve affrontare il calvario di una malattia, al quale si vanno ad aggiungere le esorbitanti spese economiche da affrontare perché in Calabria, ancora oggi, non è possibile curarsi.
«Un grande “ospedale” calabrese che funziona c’è, vogliamo dare una buona notizia al commissario e presidente Occhiuto. Non è un solo luogo fisico ma è sparso per il Paese e, soprattutto, non è in Calabria. Ma lo frequentano le migliaia di calabresi che ogni anno si curano al Nord».
Così, in una nota, il componente la direzione nazionale Pd Carlo Guccione.
«L’emigrazione sanitaria ha raggiunto 294 milioni di euro. Soldi dei calabresi che la Regione versa nelle casse di altre Regioni per far curare i cittadini. Che evidentemente da noi non si è in grado di curare. Una cifra mostruosa, versata ogni anno. La più alta degli ultimi 14 anni segno evidente del fallimento totale del commissario e presidente Roberto Occhiuto».
Per quante se ne vogliono dire, alla fine contano solo i fatti, ed oggi i fatti dicono solo che i tempi di attesa per una visita specialistica con l’Asp sono inimmaginabili, improponibili; si riesce ad avere un consulto celere solo a pagamento (per chi se lo può permettere ovviamente); e, comunque, una volta individuato il problema, per risolverlo si deve andare in Ospedali più attrezzati.
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