CORIGLIANO-ROSSANO (Cs) – «Oltre 2 milioni di euro del Tributo Provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (TEFA), direttamente introitati negli ultimi anni nelle casse comunali attraverso la contestuale riscossione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani pagata dai cittadini, ma mai trasferiti dal Comune di Corigliano-Rossano alla Provincia di Cosenza alla quale quegli introiti spettano però per legge».
E’ quanto denuncia il grippo di opposizione, che prosegue:
«Quello che emerge dai documenti non soltanto porta alla luce un ulteriore debito milionario fatto maturare per omesso pagamento dall’Esecutivo Stasi nei confronti di un altro ente sovracomunale (al pari degli oltre 7 milioni di euro non pagati all’Autorità di Gestione Regionale per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti); un ennesimo debito fuori bilancio tenuto fino ad oggi nascosto dal Sindaco e, quindi, sottratto alla prescritta procedura di riconoscimento in Consiglio Comunale e di trasmissione alla Corte dei Conti; ma configura anche una ulteriore e grave inadempienza normativa, in capo al comune il quale, come agente esattore del TEFA, ha l’obbligo di rendere il conto con cadenza annuale (cosa a quanto risulta mai avvenuta) di questo tributo riscosso ma che per legge, previa deduzione di una commissione, deve essere versato direttamente alla tesoreria provinciale».
PROVINCIA HA EMESSO ACCERTAMENTO PER RECUPERO SOMME NON TRASFERITE
Da quanto risulta, e per come denunciato dai consiglieri Pasqualina Straface, Marisa Caravetta, Giancarlo Bosco, Giuseppe Turano, Elena Olivieri, Guglielmo Caputo, Daniela Romano, Demetrio Walter Caputo e Piero Lucisano «la Provincia di Cosenza ha prima messo in mora il Comune di Corigliano-Rossano per omesso pagamento del tributo provinciale in questione e poi proceduto all’emissione dell’accertamento esecutivo per il recupero delle somme Tefa non trasferite».
SI CONFERMA ANDAZZO STASI: NASCONDERE DEBITI E PORTARE AL DISSESTO
Alla luce di quanto denunciato «nell’esposto alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica ed al Prefetto, sottoscritto nei giorni scorsi insieme a tutto il gruppo consiliare di opposizione e dal quale emerge una documentata situazione finanziaria totalmente fuori controllo dell’ente che è ai limiti del dissesto, siamo – conclude il Gruppo Consiliare di Opposizione – dinnanzi all’ulteriore conferma di quello che ormai appare come un vero e proprio andazzo scientifico e consolidato di questa Amministrazione Comunale senza alcuna trasparenza: nascondere e se possibile lasciare ingigantire debiti milionari spesso derivanti da conclamate morosità come anche in questo caso della Tefa, violare spudoratamente norme, procedure e prassi contabili e finanziarie, attentare con ogni mezzo ed iniziativa alla tenuta ed all’equilibrio economico delle istituzioni pubbliche».
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